Gentilissima Valeria, ho 43 anni, sono felicemente sposato da 20, una buona posizione economica e tre figli adolescenti di 12, 15 e 17 anni. Adolescenza e ribellione sono due ingredienti di una stessa ricetta. Io però dissento. Anche io ho avuto 16 anni e non mi sono mai lasciato attrarre dalle sirene della ribellione… Con i miei genitori c’erano punti di vista differenti ma ho sempre avuto modo di discutere e sempre con rispetto. Era un confronto reciproco: mio padre, ingegnere (…e figlio di un ammiraglio dell’aeronautica!) era molto rigido ma curioso di ascoltare il figlio adolescente. Ciò che mi manca invece è quel confronto con mio figlio 15enne che vorrebbe vivere giovane adulto. Da un anno ha conosciuto una ragazza 20enne (sorella di un suo compagno di volley) che l’ha traviato soprattutto dal punto di vista erotico-sessuale. Questa ragazza è un’attivista ambientalista fortemente ideologizzata politicamente e ha coinvolto mio figlio in alcuni cortei. Mio figlio è galvanizzato dal fatto che una ragazza ventenne sia interessata a lui. Non dico che ci sia circonvenzione d’incapace ma è pur sempre un bambinone. Ma che fretta c’è di precorrere i tempi per la scoperta del pianeta sesso? Anch’io ho conosciuto la mia futura moglie al liceo ma non abbiamo mai voluto andare oltre gli incontri di due ragazzi innamorati al parco… Vorrei chiederle perché i giovani hanno necessità di bruciare le tappe e non apprezzare l’età straordinaria dell’adolescenza? La prego, signora Valeria, non mi risponda “eh, quelli erano altri tempi!” perché anche il mio maggiore ha una fidanzatina (coetanea) ma non è assatanato a quel modo!
Cordiali saluti, W.J.
Caro W.J., vorrei tanto accogliere la sua supplica ed evitare il riferimento ai tempi, ma come posso prescinderne? Lei a sedici anni si comportava da sedicenne, sua moglie anche, io pure. Ma quasi nessuno, oggi (a parte il suo figlio maggiore e pochissimi altri) si comporta da sedicenne a sedici anni. Forse dovremmo ricalibrare ciò che si intende per “comportarsi da sedicenne”. Piuttosto c’è un passaggio della sua lettera che mi colpisce e al quale temo di poter ricondurre molti dei nostri guai (di disorientati genitori) ed è l’assenza di confronto. I nostri figli non hanno né tempo né voglia di ascoltarci e tantomeno di parlare di loro. Ecco è, soprattutto, in questa incapacità di incidere che vedo il vero disastro. Mentre per quanto riguarda la ragazza con cinque anni più di suo figlio che gli fa scoprire il sesso… beh questo è un classico da che mondo e mondo. C’era un mio amico che in una situazione molto simile si era scordato di dare tutti gli esami di un’intera sessione all’università. Però, almeno, la sua ganza non era ambientalista.
Comprendo la vostra preoccupazione, specie per il fatto che lo trascini nei cortei ma temo che la “leva” che la ragazza sta usando sia, al momento, imbattibile. Tutto nella vita ha a che fare con il sesso. Tranne il sesso, che ha a che fare con il potere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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