Gran Sasso, confermata la chiusura del traforo: rischio isolamento

La decisione ha scatenato diverse polemiche: si attende una mossa da parte della Regione

Gran Sasso, confermata la chiusura del traforo: rischio isolamento

Strada dei Parchi ha confermato la decisione circa la chiusura del traforo del Gran Sasso, in entrambe le direzioni, a partire dalla mezzanotte del 19 maggio. La scelta è figlia dell’inchiesta della Procura di Teramo sul rischio inquinamento delle falde acquifere. Ingenti sono le richieste relative alla nomina di un commissario che dovrebbe concentrarsi sulla gestione dell'intera infrastruttura e sulla progettazione dei lavori di messa in sicurezza. Qualora SdP non dovesse fare un passo indietro, l'Abruzzo rischierebbe di essere isolato: danni per i pendolari che lavorano verso Teramo o Roma e penalizzazioni per il turismo.

Perciò Gianluca Vacca, sottosegretario ai Beni culturali, ha detto di essere "in contatto con il Mit e con gli organismi competenti per scongiurare questa scelta. Se ci fosse una cieca ostinazione del gestore verso la chiusura, chiederò con forza al Mit di valutare se ci sono i requisiti per la revoca immediata della concessione, e so che il ministero valuterebbe con molta attenzione questa ipotesi. Ora basta".

Nelle prossime ore è attesa una mossa da parte della Regione Abruzzo: martedì 14 maggio è previsto un consiglio regionale straordinario dedicato alla questione del traforo del Gran Sasso.

Le reazioni

Il sindaco Pierluigi Biondi ha annunciato la volontà di diffidare Strada dei Parchi: "La chiusura del traforo del Gran Sasso costituisce un atto irresponsabile e potenzialmente lesivo della normativa e degli interessi dei cittadini. Per questo motivo, lunedì mattina notificherò una diffida formale indirizzata a Strada dei Parchi a non interrompere un pubblico servizio indispensabile". Al suo fianco si è schierata anche Paola Inverardi, rettrice dell'Università degli Studi dell’Aquila, che ha manifestato "viva preoccupazione per l’enorme disagio che ciò comporterebbe alle migliaia di studenti provenienti dal teramano, dalle zone costiere abruzzesi e marchigiane che frequentano l’Ateneo oltre che al personale docente ed agli studenti che operano nelle strutture convenzionate della ASL di Teramo. L’Università dell’Aquila esprime al riguardo totale sostegno alla azione del Sindaco dell’Aquila e si augura che il buon senso prevalga nel definire soluzioni che tutelino tutti gli interessi in campo".

Roberto Tinari, presidente del consiglio comunale, ha tuonato: "Soluzioni così drastiche e penalizzanti non sono e non possono essere giustificate e, se adottate, non fanno altro che dimostrare la totale inadeguatezza dei soggetti interessati, Strada dei Parchi e Governo in carica, incapaci di trovare nei tempi e nei modi sperati la giusta e dovuta soluzione".

L'onorevole del Pd Pezzopane in una nota ha espresso la sua posizione: "Il ministro Toninelli deve dire esplicitamente da che parte sta e deve impedire al concessionario di chiudere l’autostrada, che è di proprietà dello Stato e quindi appartiene ai cittadini.

Nomina il commissario o no? Sarà il Presidente della Regione come in Liguria o si inventeranno qualche burocrate senza portafoglio? Li mettono i soldi nel decreto cantieri o se ne continuano a fregare della situazione della emergenza ambientale? È già trascorso un anno di,legislatura, non possono continuare a fare la parte di chi è arrivato ora e scopre un mondo tanto cattivo e pieno di problemi".

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