Green pass, niente stipendio ma non c'è sospensione

I dipendenti senza certificazione verde non riceveranno lo stipendio ma non ci saranno altre sanzioni nei loro confronti

Green pass, niente stipendio ma non c'è sospensione

Il Green pass sarà obbligatorio sui luoghi di lavoro ma salta la sospensione originariamente prevista. Nel testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale è infatti stato cancellato un provvedimento che aveva fatto discutere: la sospensione dal lavoro per i dipendenti pubblici e privati senza il Green pass.

Il decreto che impone la certificazione a 23 milioni di lavoratori è stato modificato prima di arrivare al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica e di approdare in Gazzetta Ufficiale. Finché il soggetto non si mette in regola permane l’assenza ingiustificata e di conseguenza la perdita dello stipendio. Eliminato invece il passaggio secondo il quale “a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della certificazione”. Con l’estensione del Green pass si è subito registrato un boom delle prenotazioni alle vaccinazioni, praticamente raddoppiate in Lombardia e Piemonte. Il decreto entrerà in vigore da venerdì 15 ottobre. Intanto però alcune decisioni sono già state prese, come per esempio l’avvio alla somministrazione della terza dose di vaccino, le normative per poter votare in sicurezza alle prossime amministrative e il metodo di controllo della certificazione verde sui posti di lavoro.

Terza dose

Per quanto riguarda l’inoculazione della terza dose, entro il prossimo venerdì il ministro della salute Roberto Speranza firmerà la circolare che sancirà l’inizio da ottobre delle somministrazioni della terza dose nelle Rsa. Si procederà per fascia di età sia per gli anziani che per il personale sanitario. Poi a novembre si continuerà con le altre categorie. Tenendo conto che, come ricordato dal ministro, per ricevere “la terza dose dovranno essere passati sei mesi dalla seconda”. Il governo, come previsto all’articolo 1 comma 5 del decreto, dovrà scrivere delle linee guida per meglio spiegare alcuni aspetti contenuti nel provvedimento. Tra questi anche la modalità e gli strumenti di verifica del Green pass per i lavoratori della Pa. Su questo punto stanno lavorando i ministri Brunetta e Speranza. Quando il testo sarà ultimato, presumibilmente entro la fine del mese, dovrà essere firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi.

Elezioni amministrative

Il ministero della Salute e quello dell’Interno hanno pensato a un protocollo da adottare in vista delle elezioni amministrative che vedranno il primo turno il 3 e il 4 ottobre. In questi giorni nessuno avrà l’obbligo di presentare il Green pass per poter votare, né il presidente di seggio, né gli scrutatori e nemmeno i cittadini. Discorso diverso per le città che andranno al ballottaggio. Domenica 18 e lunedì 19 ottobre si terrà il secondo turno, durante il quale sarà già entrato in vigore il decreto. Nessun cambiamento per i cittadini, mentre per scrutatori e presidenti di seggio sarà obbligatorio avere il certificato verde. Questi sono infatti considerati dipendenti pubblici perché ricevono un compenso dallo Stato per la loro prestazione lavorativa.

Cos’è la piattaforma informatica

Le scuole, e prossimamente anche gli uffici pubblici, verranno dotati di una piattaforma informatica della Sogei, la società che verifica i certificati controllata dal ministero dell’Economia. Nel dispositivo verrà inserito il codice fiscale dei lavoratori e quando il soggetto accede al luogo di lavoro, la piattaforma si occuperà di incrociare i dati anagrafici con quelli sanitari del dipendente. Chi sarà in possesso del Green pass riceverà come risposta un bollino verde sul video e potrà accedere. In caso di segnale rosso l’accesso sarà vietato. Durante il primo controllo verrà chiesto il Green pass a tutti lavoratori così da verificarne il possesso. Il lavoratore che dovesse prendere il Covid in seguito al vaccino vedrà sospeso il suo Green pass e non potrà accedere al luogo di lavoro. Coloro che non sono vaccinati dovranno avere un tampone con esito negativo. I controlli verranno fatti a campione anche dopo l’ingresso.

Smart-working nella Pa

Nessun dipendente

pubblico potrà essere in smart-working al 100%. Prima o poi dovrà quindi venire in possesso della certificazione. Inutile quindi pensare di poter rifiutare il vaccino con l’obiettivo di restare sempre in lavoro agile.

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