Lo scorso 26 novembre un marocchino di 29 anni ha violentato l’ex moglie, 27enne, davanti agli occhi innocenti del figlio di soli 3 anni. E’ successo a Calcinato, in provincia di Brescia. L’operaio non voleva in alcun modo rassegnarsi alla separazione da quella donna che voleva e doveva essere sua. Ha calcolato ogni mossa con lucidità. Prima ha manomesso il contatore della luce lasciando l’abitazione completamente al buio. Poi ha aspettato che la donna scendesse per capire cosa fosse accaduto, per spingerla con violenza in casa. Ha iniziato a minacciarla, insultarla, strattonarla fino alla camera da letto. Su quel letto ha consumato la violenza, resa ancora peggiore dal fatto che ha voluto che il bimbo di tre anni assistesse allo stupro. Una volta terminato si è rivestito e ha lasciato l’appartamento.
La ragazza, anche lei di origini marocchine, è riuscita a farsi forza. Coraggiosamente si è presentata dai carabinieri della Compagnia di Desenzano, per denunciare l’uomo che in passato era stato suo marito. Il capitano Massimo Cicala ha coordinato le indagini che hanno portato all’arresto dell’uomo. Sul marocchino vi era già una denuncia per violenza fisica e stalking, presentata dall’ex moglie qualche settimana prima. Gli agenti hanno quindi deciso di arrestare il 29enne per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. L’operaio resterà rinchiuso nel carcere di Brescia fino al giorno del processo.
La mamma con il suo bimbo di 3 anni sono invece continuamente assistiti da psicologi e assistenti sociali di Calcinato. Cercheranno sicuramente di far dimenticare alla piccola creatura quell’orrore a cui è stato costretto ad assistere. Costretto dalla persona che avrebbe invece dovuto proteggerlo, suo padre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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