"Sparati due colpi": le chiamate al 112 durante il raid di Traini

Le chiamate al 112 dei cittadini di Macerata: "C'è un ferito a terra". La paura durante la caccia di Traini: "Ci siamo spaventati"

"Sparati due colpi": le chiamate al 112 durante il raid di Traini

Due telefonate tra le tante rivolte al 112 durante la folle caccia all'immigrato di Luca Traini. Mentre il 28enne seminava il panico dalla sua auto nera per l'intera Macerata, i cittadini si trovavano via via in mezzo ad un incubo. I video delle telecamere di videosorveglianza hanno mostrato la freddezza di Traini sparare dal mezzo e il terrore dei clienti di un bar, increduli di fronte al sordo rumore degli spari.

Il folle raid di Traini a Macerata

La caccia di Traini è andata avanti per diverse ore. Alla fine sono stati sei i feriti, alcuni in modo grave. Tutti immigrati. Dopo aver colpito in un luogo della città si spostava per trovare altre vittime, mentre i cittadini cercavano di prestare soccorso ai feriti. In molti si sono prodigati per informare le forze dell'ordine. I carabinieri si sono riversati in città, istituendo un vero e proprio insegiumento che ha portato infine alla cattura di Traini, sceso dall'auto indossando una bandiera tricolore.

La prima telefonata

Il quotidiano locale Picchionews pubblica oggi le registrazioni di alcune telefonate al numero di emergenza (ascolta qui). Il centralino del 112 squilla per qualche secondo. Poi risponde il carabiniere di Macerata di turno. "Senta siamo qui in corso Cairoli, ci sono stati degli spari e c'è una persona a terra", dice la signora dall'altra parte della cornetta. "C'è una persona a terra?", chiede il militare per conferma. "Sì, è ferito", ripete la cittadina. "Perfetto, grazie, stiamo intervenendo".

La seconda chiamata

"Sono al bar, hanno sparato due colpi dalla strada. Da una macchina sulla vetrata", dice un uomo evidentemente agitato.

"Dove si è diretta?", chiede il carabiniere. "Verso la rotonda, ribatte il signore per precisare poi di non sapere dove ha svoltato perché "ci siamo spaventati". "Ci sono feriti?", chiede il militare. "Grazie a Dio no", riferisce il cittadino.

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