Sono finalmente note le motivazioni della sentenza di condanna all’ergastolo per Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano, colpevoli dell’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto. Le ha pubblicate il settimanale Giallo che svela i retroscena, riportati anche da Leggo, dell’omicidio della giovane che era stata ritrovata morta in un pozzo 42 giorno dopo essere stata assassinata.
“Sarah sapeva che Sabrina era stata rifiutata dal loro amico Ivano: le sue assassine temevano che lo raccontasse a tutti. Lo stato d’animo di Sabrina Misseri era certamente acuito dal fatto che la piccola Sarah, da Sabrina stessa ritenuta più graziosa di aspetto di lei, aveva avuto, seppure inconsapevolmente, un ‘ruolo’ nella rottura del rapporto, anche amicale, tra Sabrina e Ivano Russo, eppure continuava a intrattenere affettuosi rapporti con quest’ultimo, pur di non privarsi delle sue ‘coccole’”, scrivono i magistrati nelle 1260 pagine del documento, reso noto a un anno dalla sentenza di condanna.
“Era questo, per Sabrina, un intollerabile tradimento che darà origine al contrasto della sera del 25 agosto 2010”, si spiega nelle motivazioni della sentenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.