La discussione sulla maternità surrogata infiamma anche le società musulmane che, però, hanno trovato una soluzione "alternativa": la poligamia.
Il mondo musulmano si è diviso in due: da una parte ci sono quelli che considerano la meternità surrogata come un'opprtunità, dall'altra ci sono i credenti più radicali che vedono l'utero in affito come una "cosa illecita". I musulmani più conservatori motivano la loro risposta appellandosi alla religione. L'Islam, infatti, consente agli uomini di sposare contemporaneamente più donne. In questo modo il problema viene superato: o con una moglie o con l'altra riescono ad avere tutti i figli che desiderano.
Il noto predicatore islamico Sheilh Mohammed Al Rawi ha dichiarato solo pochi giorni fa: "Se l’Occidente accetta la maternità surrogata, i musulmani non sono obbligati ad accettarla perché l’islam predispone già di numerose soluzioni al problema dell’impossibilità del concepimento, un esempio su tutti, la poligamia". Questo è il pensiero della maggior parte dei musulmani che sono anche quelli più radicali. I più moderni, invece, vedono la maternità surrogata come un progresso. "L’utero in affitto è islamicamente lecito.
Importante è accertarsi che nell’utero non vi siano altri ovuli se non quelli della madre e del padre che hanno fatto richiesta di gravidanza surrogata" - ha spiegato il Decano della facoltà di teologia dell'università del Cairo.L'affermazione del docente ha scatenato diverse polemiche e indignazioni. Ma la religione, in teoria, ha già deciso per tutti i musulmani.
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