I nuovi bollini bloccano 70 milioni di farmaci

Il Poligrafico li stampa in proprio, ma i costi sarebbero lievitati e migliaia sono difettosi

I nuovi bollini bloccano 70 milioni di farmaci

«Quel pasticciaccio brutto» dei bollini farmaceutici. É giallo sul costo e sulle modalità di produzione delle etichette che servono per identificare i farmaci per poi procedere al rimborso. Sotto accusa è finito il Poligrafico dello Stato che una manciata di mesi fa ha deciso di non appaltare più la produzione dei bollini all'esterno ma di avviare un procedimento tutto interno «fai da te». Ma sulla decisione del Poligrafico sono fioccate una serie di interrogazioni parlamentari trasversali, presentate da centrodestra e centrosinistra, perchè si ritiene che l'operazione possa essere in assoluta perdita per lo Stato. Sarebbero infatti stati spesi ben 20 milioni di euro per dotarsi di nuovi macchinari e oltretutto la produzione di bollini costerebbe di più: 18 euro il costo per quelli prodotti dal Poligrafico che invece aveva la possibilità di acquistarli a 9 euro all'esterno. Infine, ciliegina sulla torta, migliaia di bollini sarebbero intilizzabili perchè difettosi. Il primo a chiedere chiarezza è stato Paolo Russo insieme ad un gruppo di deputati di Forza Italia. Nel 2014 il Poligrafico dopo aver indetto un bando per la produzione dei bollini decide di invertire la rotta e di internalizzare completamente la produzione che fino ad allora veniva svolta per il 60 per cento da esterni. Per farlo però ha bisogno di nuovi macchinari che sarebbero costati circa 20 milioni di euro. Nella sua interrogazione infatti Russo chiede come mai l'Istituto Poligrafico e la Zecca dello Stato rivendicando «una esclusiva legale nella fabbricazione dei bollini ottici farmaceutici, avrebbe deciso di internalizzare completamente il servizio predisponendo addirittura l'acquisto diretto di macchinari per l'autoproduzione e sospendendo la procedura per una gara pubblica indetta per la fornitura di bollini da parte delle imprese cartografiche terze». Russo inoltre fa notare che è stata introdotta la ricetta elettronica che progressivamente sostituirà il cartaceo dunque quella del Poligrafico appare «una irragionevole decisione che rischia di arrecare grave danno alle casse dello Stato».

A parte il possibile spreco di denaro pubblico oltretutto i bollini prodotti dal Poligrafico si sono bloccati proprio per problemi di produzione. Un paio di settimane fa infatti alcuni medicinali hanno cominciato a scarseggiare perchè bloccati in fabbrica dalla mancata fornitura dei bollini da attaccare sulle confezioni. Una situazione denunciata sia dai farmacisti sia da Farmindustria che ha denunciato il blocco di 70 milioni di confezioni medicinali. Anche Federico Gelli, Pd, ha chiesto spiegazioni al Ministero della Salute, sul «perchè il Poligrafico abbia deciso di non appaltare più la produzione ad imprese esterne».

Pronta la replica del Poligrafico che non ha smentito il blocco ma precisa che «la quasi totalità dei ritardi rientra comunque nei termini previsti dalle forniture» aggiungendo anche che l'internalizzazione «garantirà economie di scala tali da consentire l'abbassamento del costo del bollino».

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