I "selfie" danneggiano la pelle più dei raggi UV

Una ricerca scientifica ha dimostrato che scattarsi le foto troppo frequentemente provoca gravi danni alla pelle e agli occhi. I medici consigliano di moderare l'uso degli smartphone

I "selfie" danneggiano la pelle più dei raggi UV

Una ricerca scientifica ha dimostrato che scattarsi troppi "selfie" danneggia gravemente la pelle del viso.

La 26 enne Mehreen Baig lo ha imparato a sue spese. E' arrivata a scattarsi fino a cinquanta foto al giorno, poi ha fatto una scoperta terribile: lo schermo del cellulare le stava rovinando la pelle. Uno studio medico ha documentato che quando si avvicina troppo il cellulare per scattare le foto, il display emette i raggi HEV. Questi raggi, chiamati anche luce blu, causano danni più consistenti rispetto a quelli del raggi UV.

Gli HEV provocano gravi effetti all'occhio, producono macchie sul viso e accelerano l'invecchiamento della cute. "Sono stata io a cercare questa ricerca perché il mio viso si era riempito di macchie marroni e pori. Quando ho letto lo studio scientifico sono rimasta terrorizzata. Non mi sarei mai immaginata che le mie macchine fossero state provocate dalla luce emessa dai dispositivi elettronici" - ha raccontato la ragazza al Dailymail.

I medici hanno spiegato che i sintomi più comuni sono lentiggini sulle guance, macchie marroni e pori più grandi. "I danni più gravi sono quelli sottocutanei e quindi non visibili, inizialmente, a occhio nudo. Con il passare degli anni i nodi vengono al pettine, ma sarà troppo tardi "- hanno dichiarato i medici.

Gli esperti quindi raccomandano di non esporsi troppo alle luci blu perché per il momento non c'è una cura adatta a proteggere la pelle da questi raggi luminosi. L'unico consiglio è quello di usare una crema o gel antiarossante sulle macchine e di farsi meno "selfie".

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