Igor in fuga: ora è caccia anche ai familiari

Igor in fuga:  ora è caccia anche  ai familiari

Diciannove giorni di caccia e una nuova via di fuga. Riparte da strada Fiume Vecchio, una striscia d'asfalto fra i campi, la speranza di chiudere i conti con il terrore per un killer che, da quasi tre settimane, gira indisturbato per la zona. Igor non c'è. Ma forse c'è stato. Proprio li, in quel casolare arancio con gli infissi verdi, potrebbe aver sostato qualche ora. Così dicono le tracce fiutate dai cani molecolari che, mercoledì pomeriggio, hanno portato ad un nuovo blitz delle forze dell'ordine.

La zona, fra la case rade del piccolo centro di Marmorta, è a poche centinaia di metri da dove Igor abbandonò il furgone rubato la sera dell'8 aprile e a 2 km dalla caserma di Molinella, ormai il quartier generale delle ricerche. Dal casolare sono state evacuate per circa 6 ore, una decina di persone. Fra di loro, molti stranieri tra cui una donna rumena, a lungo interrogata, ed anche una famiglia di italiani. Le forze dell'ordine non si sbilanciano e hanno affidato rilievi e reperti al Ris che in qualche giorno di lavoro, potrà dire se sono di Igor e a quando risalgono. Inizialmente sono state alcune tracce di sangue fiutate dai cani a far scattare il blitz. Sembra, in realtà che appartengano ad uno degli abitanti che è stato poi ricoverato in ospedale per essersi ferito. Resta comunque aperta anche l'ipotesi che questo casolare e la zona circostante, compresi un paio di capanni per gli attrezzi, possano essere stato il rifugio di Igor nelle ore di pioggia dopo Pasqua. Ora su queste campagne è tornato il sereno. Ma nei cuori si agita la paura che Igor sia qui e resti introvabile. Oggi il ministro Marco Minniti presenzierà ad un vertice con le forze dell'ordine impegnate nella ricerca, poi incontrerà i sindaci dei paesi della zona, quindi andrà in visita a Budrio da Maria Sirica, vedova di Davide Fabbri, ucciso da Igor il 1° aprile. Non ancora confermato è l'incontro con la famiglia della seconda vittima, la guardia ecologica Valerio Verri.

Le forze dell'ordine hanno ripetuto di «avere contezza» che Igor si trovi ancora nella zona rossa, ma intanto le indagini si allargano anche alla Serbia: mentre Igor «rompe i confini» e occupa ormai da diversi giorni anche le prime

pagine di molti giornali dell'est Europa e anche del Regno Unito, la Procura di Bologna ha sollecitato nuovamente, con una rogatoria internazionale l'esigenza di interrogare, nel giro di brevissimo tempo, la famiglia Feher.

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