Manovra, Meloni: "Sinistra vuole patrimoniale, noi non chiederemo nuovi sacrifici"

Con un videomessaggio diretto agli italiani, il premier Giorgia Meloni ha spento ogni polemica sulla manovra e ha rassicurato il Paese

Manovra, Meloni: "Sinistra vuole patrimoniale, noi non chiederemo nuovi sacrifici"
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Il premier Giorgia Meloni, intervenendo in video sui social dopo le polemiche recenti sulla manovra, ha spento qualunque tentativo di speculazione da parte delle opposizioni: "Nonostante dall'opposizione alcuni vorrebbero l'introduzione di patrimoniali e ulteriori imposte, noi resteremo fedeli al nostro impegno che è lavorare per una manovra che rilanci l'economia, migliori la vita degli italiani senza chiedere loro nuovi sacrifici".

Nel suo intervento, il presidente del Consiglio ha voluto in questo modo intervenire direttamente sui tentativi di screditamento avanzati dalle opposizioni e dalle proprie bocche di fuoco. "Leggo in queste ore alcune dichiarazioni fantasiose le quali il governo vorrebbe aumentare le tasse che gravano sui cittadini. È falso. Questo lo facevano i governo di sinistra". Come governo, ha detto Meloni, "le abbassiamo come sanno bene i lavoratori dipendenti, le mamme lavoratrici, le partite Iva". Quindi, a scanso di ogni equivoco, prosegue, "La cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e sostenere le imprese, non la cultura di gravare ulteriormente sui cittadini".

Contro Meloni si sono scatenati Elly Schlein e Giuseppe Conte. "Tutto quello che fate lo pagano lavoratrici e lavoratori. Nel fisco, con i condoni per i grandi evasori a scapito di chi le tasse le paga tute; nell'ambiente, dove il tema della cura del territorio viene considerato un problema e non una responsabilità", sono le parole del segretario del Pd in Aula in dichiarazione di voto sul ddl Lavoro. "Ha scritto nel Psb alla pagine 116: utilizzare il riordino delle spese fiscali come il riallineamento delle accise di diesel e benzina. Una tassa Meloni che costerà 70 euro a famiglia", aggiunge. Stesso attacco dal presidente del M5s: "Ha una bella faccia tosta, dice che non ha aumentato le tasse e cos'è il raddoppio dell'Iva sui pannolini, cosa sono i tagli alla sanità e alle pensioni e i tagli delle agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa da parte dei giovani? L'intervento adesso sulle accise che addirittura comporterà un aumento del carrello della spesa. Ecco questi sono tagli, sono nuove tasse. E in più il patto di stabilità prospetta tagli per 13 miliardi".

Nella giornata di oggi, inoltre, l'Aula del Senato ha approvato con 95 voti a favore, 66 contrari e 4 astenuti, la risoluzione numero 6, quella di maggioranza approvata dal governo, al Piano strutturale di bilancio (Psb) di medio termine Italia 2025-2029.

Sono state bocciate, invece, le altre 5 risoluzioni presentate da Italia viva, dal Movimento cinque stelle, dal Partito democratico, da Azione e da Alleanza verdi e sinistra. Pd e Italia Viva avevano presentato anche tre emendamenti alla risoluzione di maggioranza, tutti e tre bocciati dall'Aula, dopo il parere negativo del relatore e del governo.

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