Dura critica degli imam nei confronti della decisione di Charlie Hebdo di ripubblicare le vignette su Maometto, in concomitanza con l'inizio del processo in Francia ai fiancheggiatori dei terroristi che il 7 gennaio 2015 colpirono la redazione della rivista satirica.
L'imam Yahya Pallavicini, presidente della Comunità religiosa islamica italiana (Coreis), ha dichiarato all'Adkronos che la mossa di Charlie Hebdo è "una conferma della loro insensibilità e della loro gretta ricerca di notorietà basata sulle provocazione e su una satira senza intelligenza". L'imam ha inoltre aggiunto:"Vogliono farsi tanto notare per essere poco intelligenti e poco sensibili. La loro è una ricerca di clamore mediatico dissacrante basata sulla provocazione, ma tutto questo non giustifica mai alcuna reazione violenta e tanto meno attentati".
Sulla vicenda si è espresso anche l'imam di Firenze ed ex presidente dell'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia (Ucoii), Ezzedin Elzir:"Purtroppo per l'ennesima volta si confonde la libertà di espressione con l'offesa dell'altro. Charlie Hebdo ha offeso miliardi di musulmani, questa non è satira, di cui invece c'è bisogno nella società". E ancora: Se un mio confratello mi dice 'questo mi offendè devo rispettarlo, ma se non gli presto ascolto allora significa che qualcosa nella comunicazione non ha funzionato".
Ad alzare la voce contro la decisione di Charlie Hebdo c'è anche l'università islamica di Al-Azhar:" L'Osservatorio di Al Azhar esprime il proprio rifiuto categorico e la denuncia della ripubblicazione di vignette offensive. L'insistenza nel crimine di ripubblicare le vignette rafforza l'odio e si caratterizza come un muro contro la creazione di un ambiente salutare in cui ognuno vive nel rispetto di differenti fedi e credi e come un'ingiustificata provocazione dei sentimenti di quasi due miliardi di musulmani in tutto il mondo".
Intanto un sondaggio effettuato dall'Istituto francese dell'opinione pubblica (Ifop) ha reso noto che il 59% dei francesi sostiene la pubblicazione delle caricature di Maometto da parte di Charlie Hebdo". Il gradimento alla pubblicazione è di 21 punti maggiore rispetto a quello emerso dal sondaggio pubblicato dal quotidiano La Croix nel 2006, quando furono pubblicati i disegni per la prima volta.
Dal sondaggio di Ifop, emerge inoltre che il 69% dei francesi di religione musulmana sosterebbe che i giornalisti di Charlie Hebdo avrebbero "avuto torto" nel pubblicare le caricature perchè rappresentano "una inutile provocazione".
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