Immigrati in gabbia: l'arte che fa discutere

Gli immigrati chiusi su un vagone-gabbia del treno come al "Circo Barnum": un'opera d'arte di Montanaini che scatena le polemiche

Immigrati in gabbia: l'arte che fa discutere

Gli immigrati chiusi su un vagone-gabbia del treno di un circo. Un circo che richiama quella di Barnum e che viene esposto al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Si tratta di una installazione artistica che di certo farà discutere. All'interno della gabbia ci sono due ragazze di seconda generazione, una di origine filippina e l’altra egiziana, e due richiedenti asilo appena arrivati in Sicilia dall’Africa. A ideare questa forma di arte è stato Stefano Montanini, regista e artista. A laStampa racconta: "La gente viene, guarda e si sente in imbarazzo. Poi, un po’ a fatica, comincia a parlare, a interloquire. Qualcuno, si spera, finirà per farli evadere". Quella di Montanaini è di fatto un'opera d'arte che farà certamente discutere. E sull'installazione è arrivato anche il commento di Daniela Ghio, demografa che ha realizzato questo progetto con l'artista Montanini: "Non è stato facile veder ridotto l’argomento dei miei studi a un carrozzone con le sbarre.

Poi ci siamo incontrati, e allora abbiamo cominciato a condividere il linguaggio e a scambiarci i ruoli. Partendo dal fatto che siamo migranti anche noi: io ho studiato e lavorato in Canada, lui adesso vive a Barcellona".

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