Travolsero col motoscafo Umberto e Greta, condannati i due turisti tedeschi

I due turisti tedeschi che, il 19 giugno scorso, travolsero col motoscafo la coppia a bordo di un gozzo sul lago di Salò sono stati condannati per omicidio colposo, naufragio e omissione di soccorso.

In foto, Umberto Garzarella, 37 anni (immagine da profilo Facebook)
In foto, Umberto Garzarella, 37 anni (immagine da profilo Facebook)

Il tribunale di Brescia ha condannato a 4 anni e 6 mesi Patrick Kassen e a 2 anni e 6 mesi Cristian Teismann, i due turisti tedeschi che il 19 giugno scorso erano a bordo del motoscafo che travolse il gozzo sul quale erano fermi Umberto Garzarella, 37 anni, e Greta Nedrotti, 24 anni, entrambi morti. L'accusa nei confronti dei due stranieri è di omicidio colposo, naufragio e omissione di soccorso.

L'incidente nautico

L'incidente nautico risale al 19 giugno del 2021, sul Lago di Garda, verso la sponda di Salò. I due turisti tedeschi, entrambi imprenditori sulla cinquantina, erano a bordo del motoscafo Acquarama Riva, quando travolsero il gozzo su cui sostavano Umberto Garzarella e Greta Negrotti. L'impatto fu tale da causare la morte della giovane coppia i cui corpi furono rinvenuti senza vita il giorno successivo alla tragedia. Il 37enne fu ritrovato col ventre lacerato riverso sull'imbarcazione; il cadavere della 25enne, invece, sprofondò a 98 metri dalla superficie.

L'arresto

Le indagini condotte dal nucleo operativo della Compagnia di Salò consentirono di identificare tempestivamente i responsabili dell'accaduto che, nel contempo, erano rientrati a Monaco di Baviera. Grazie alla mediazione di Eurojust e del servizio di cooperazione internazionale di polizia presso il ministero dell'Interno, la Procura della Repubblica di Brescia riuscì ad ottenere un mandato di arresto europeo per gli indagati. Patrick Alexander Kassen, l'uomo che per sua stessa ammissione era alla guida del motoscafo, si consegnò alle autorità italiane il 5 luglio 2021. Nei giorni successivi fu la volta di Cristian Teismann, il proprietario del Riva. Gli accertamenti tecnici successivi confermarono che, al momento dell'impatto mortale, l'imbarcazione viaggesse a una velocità di 19.4 nodi, oltre il limite della velocità di navigazione consentito dalla legge italiana.

"Erano ubriachi"

I due turisti tedeschi hanno sempre sostenuto di "non essersi accorti di nulla" chiedendo scusa ai familiari delle vittime. Quest'oggi, sono stati entrambi condannati dal Tribunale di Brescia per omicidio colposo, naufragio e omissione di soccorso. La condanna pronunciata prevede pene inferiori rispetto a quelle prospettate dal sostituto procuratore Maria Cristina Bonomo, che aveva chiesto una pena di 6 anni e sei mesi nei confronti di Kassen e a 4 anni e due mesi per Teismann perché "erano ubriachi, quella sera. E lo confermano sia le immagini che le testimonianze raccolte.

Nessuno avrebbe potuto scambiare l’impatto con altra cosa che non fosse un’imbarcazione" Per la procura il motoscafo "procedeva a velocità folle (19.4 nodi), la stessa di un’auto che su strada viaggia a 120 all’ora con il limite di 50".

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