Avrebbero utilizzato in più casi e per ragioni personali due distinte vetture comunali, pur avendo la disponibilità dei mezzi stessi per esclusive finalità d’ufficio. E per questa ragione risultano allo stato attuale indagati per peculato. Nel mirino delle forze dell’ordine sarebbero finiti per il momento Riccardo Nucciotti, ex-assessore di centrosinistra del Comune di Campi Bisenzio (Firenze) e un dirigente comunale che lavora presso il medesimo ente, Domenico Passaniti. Stando a quanto riportato oggi dai media locali, proprio nelle scorse ore i carabinieri della stazione di Signa (un’altra realtà comunale della provincia fiorentina, ndr) al termine di un’indagine coordinata dalla procura di Firenze, hanno notificato un avviso di conclusione indagini ai due.
In particolare, come si legge in una nota dell’Arma, nei confronti del politico in forza al Partito Democratico è stata svolta una serie di accertamenti compendiati dai carabinieri all’autorità giudiziaria. L’indagine, nello specifico, ha portato a contestargli "di aver usato l’auto per ragioni private in 22 occasioni, tra il 24 ottobre e il 30 novembre 2021 raggiungendo con essa la propria abitazione o altri luoghi, anche nei comuni vicini facendo salire a bordo anche le figlie". Il quarantenne Nucciotti ha ricoperto il ruolo di assessore alla mobilità, trasporti, polizia municipale e protezione civile di Campi nella legislatura iniziata nel 2018 e durata di fatto sino allo scorso mese di luglio, quando il sindaco Pd Emiliano Fossi ha rassegnato le dimissioni da primo cittadino per candidarsi alle politiche dello scorso 25 settembre nelle liste dei “dem” (venendo poi eletto come deputato).
La sua carriera politica, intrapresa a livello locale sin da giovanissimo, lo aveva già portato a peraltro a ricoprire un assessorato a Campi Bisenzio dal 1999 al 2004, diventando poi presidente del consiglio comunale dal 2005 al 2007. Passaniti è invece accusato di aver utilizzato l’auto per ragioni private in 22 occasioni, tra l’1 ottobre e il 22 dicembre 2021 "per coprire tutto o parzialmente il tragitto che collega il luogo di lavoro alla propria abitazione che è in un altro comune della provincia di Firenze".
Al funzionario è contestato anche il reato di falso "per aver falsamente attestato i motivi di servizio degli spostamenti oggetto di indagine sul libretto di marcia del veicolo” mentre ai carabinieri, in base ai loro accertamenti, risulterebbero non meglio specificati "motivi personali". Nei prossimi giorni potrebbero quindi esserci ulteriori novità, sotto questo profilo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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