In principio fu il leone. L'uccisione di Cecil, uno splendido esemplare di leone dello Zimbabwe, destò grande sdegno in tutto il mondo, grazie al tam tam su Internet. Ora le cronache registrano un episodio simile avvenuto in Indonesia. Yongki, l’elefante più famoso del parco naturale di Bukit Barisan Selatan, è stato ucciso per tagliargli le zanne. Era un elefante di Sumatra, una specie in via di estinzione di cui restano solo 3.000 esemplari in libertà e le cui zanne vengono pagate a peso d’oro: le utilizzano per la medicina tradizionale cinese.
A 35 anni, Yongki era utilizzato dai portatori del parco, che lo utilizzavano come "fuoristrada" per il pattugliamento della foresta. Grazie alla autorevolezza di cui godeva tra gli altri elefanti, spesso era utilizzato per risolvere le tensioni tra i maschi della specie.
E il suo intervento aiutava a tenerli lontani dai centri abitati.Ora che Yongki è stato ucciso sui social network si è alzata subito una forte ondata di indignazione, riunita dietro l’hashtag RIPYongki.
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