Una volta tanto non pensiamo soltanto al Covid: siamo in autunno e, come ogni anno, l'influenza stagionale è alle porte. Nel marasma causato dalla pandemia, è diventato complicato anche vaccinarsi ma è bene farlo prima che il virus entri definitivamente in circolazione in concomitanza con la stagione fredda.
Quando inizierà l'influenza?
"In alcune regioni, come la mia Lombardia, la campagna vaccinale contro l'influenza è partita un pò in ritardo. Spero si arrivi al 75% di copertura in tempo, considerato che l'influenza la aspettiamo in Italia da Natale in poi". È quanto affermato da Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano, che da anni monitora l'andamento della stagione influenzale in Italia. In pratica, quest'anno il virus inizierà a circolare un po' in ritardo rispetto agli anni precedenti quando era già attivo tra novembre ed i primi giorni del mese di dicembre. Ma non per questo bisognerà abbassare la guardia.
Quanto durerà?
"Speriamo che anche in Italia si confermi una stagione benevola, come quella vista in Australia, magari complici le misure contro il Coronavirus", aggiunge l'esperto parlando ad Adnkronos Salute. Infatti, con le misure adottate contro Covid-19 la circolazione del virus influenzale potrebbe essere più basso rispetto al solito. "Mascherine, distanza e igiene delle mani, sono utili anche contro la diffusione di altri virus, inclusi quelli influenzali", ricorda il virologo.
Per quanto riguarda la durata, l'esperto non si sbilancia ma ipotizza una stagione più morbida e di media intensità "un po' come quella di 2-3 anni fa". In Australia, dove ci si trova già in primavera inoltrata, si è notato che il virus è variato rispetto a quello dello scorso anno ma che, nonostante le varianti, la stagione è stata "assolutamete lievissima". In pratica, l'arma più potente per combattere anche l'influenza stagionale sarà data dall'uso mascherine obbligatorie contro il Covid-19.
Chi monitora?
InfluNet è il Sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il sostegno del ministero della Salute. Il 12 ottobre scorso è iniziata la sorveglianza epidemiologica delle sindromi simil influenzali ma, come detto, si entrerà nel vivo a partire dal periodo natalizio.
L'ultima stagione influenzale, invece, è terminata intorno alla fine del mese di aprile 2020 con l'ultimo bollettino che parlava di circa 25mila casi nella settimana compresa tra il 20 ed il 26 aprile per un totale, dall’inizio della scorsa stagione, di circa 7milioni e 600mila casi.
È caos vaccini?
Regione che vai, situazione che trovi: quest'anno, complice il Coronavirus, c'è stato un boom di richieste ma, a causa della pandemia, è complicato trovare ovunque i vaccini anti-influenzali.
Se, in Liguria, il governatore Toti ha affermato che ne sono già stati erogati 400mila ed è "stata superata la soglia dello scorso anno in metà tempo", la situazione è diversa in Lombardia dove Silvio Garattini, Presidente e fondatore dell'Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri, ne denuncia la mancanza. "Quest'anno non si trova la dose. Il mio medico di medicina generale non la ha a disposizione e quindi non me la può somministrare", si legge su Repubblica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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