Invalido dopo un intervento. Operaio viene risarcito di 700mlia euro

Diventata invalido dopo un intervento all'ernia. Denuncia l'ospedale e, dopo dieci anni, ottiene un risarcimento di 700mila euro

Invalido dopo un intervento. Operaio viene risarcito di 700mlia euro

Un risarcimento di 700mila euro. È questa la somma che l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara dovrà esborsare a beneficio di un operaio riminese reso invalido da un intervento chirurgico eseguito male. Il giudice che si è occupato del caso ha confermato la “sussistenza di una condotta colposa da parte dei sanitari che hanno determinato uno stato di invalidità permanente”.

Il calvario dell'uomo inizia pressapoco dieci anni fa, per una sofferenza alla bassa schiena. Vittima di un'atroce lombosciatalgia, che ha cominciato a minare lo svolgimento delle ordinarie attività quotidiane, il riminese si rivolge all'ospedale regionale dell'Emilia Romagna con la speranza di porre fine al dolore. I medici a cui si affida, gli diagnosticano una comunissima ernia iatale, asportabile mediante un intervento chirurgico di routine. Ignaro delle improbabili conseguenze, l'operaio, al tempo 37enne, decide di farsi operare senza indugiare un instante. Ma qualcosa va per il verso storto.

A seguito dell'intervento, avvenuto nel 2007, la situazione degnera repentinamente, tanto da costringere l'uomo al tavolo operatorio per ben altre due volte in un anno. Il dolore aumenta fino ad inficiare lo svolgimento del lavoro da addetto alla movimentazione di macchine a terra in una ditta locale. I primi tempi, deambula a fatica, poi perde completamente l'uso degli arti inferiori. Provato dal grave stato di infermità invalidante a cui sembra essere condannato, il riminese sprofonda in una depressione rovinosa per sé e i familiari che lo accudiscono. Nel 2010, infatti, viene ricoverato in una clinica psichiatrica per un tentativo di suicido. Fortunatamente però, l'amore e le cure costanti della moglie lo aiutano a risalire dal baratro in cui è finito.

Recuperate le energie, nel 2008 decide di sporgere denuncia contro i medici che gli hanno rovinato la vita. Comincia così una battaglia legale lunga due anni, durante la quale, gli avvocati che lo assistono, Marco e Monica Lunedei, non sbagliano un solo colpo. Venerdì scorso la sentenza del giudice pone fine al calvario: l'uomo dovrà ricevere un risarcimento di 700mila euro dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara per i danni subiti.

A darne notizia,

questa mattina, è proprio uno dei suoi legali. “Oggi – afferma Marco Lunadei – il mio cliente può tornare a fare progetti, comprare casa e avviare un'attività di ristorazione che ha sempre sognato. Giustizia è stata fatta”.

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