Invasi da insetti "migranti": "Aumenteranno i morti"

L'allarme della Società Italiana di Allergologia: "Arrivano dalla Cina per colpa del caldo. Possono essere fatali. Rischio di aumento dei decessi"

Invasi da insetti "migranti": "Aumenteranno i morti"

Una invasione di vespe, api e calabroni. Con la primavera che arriva e i fiori che tornano a sbocciare, non dovremo preoccuparci soltanto degli insetti di casa nostra. Ma anche di quelli che vengono dall'estero. Già, perché con l'aumento delle temperature nel pianeta, vespe e calabroni dalla Cina e dal Medio Oriente sono arrivati fino a qui. E preferiscono rimanere in Italia perché trovano l'ambiente adatto per vivere.

Ben per loro. Il problema è che il nostro organismo non è pronto a combattere le punture di insetti stranieri. E soprattutto chi è allergico può correre dei pericoli. A dirlo è la Societò Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica che ieri ha chiuso un convegno per i 30esimo congresso nazionale. Al centro dell'attenzione proprio i pericoli derivanti dall'invasione di insetti "migranti". "L’aumento della temperatura a livello globale - spiega Giorgio Walter Canonica, presidente della Siaaic, come riporta La Stampa - ha effetti su specie coinvolte nel rischio allergologico: la Vespa orientalis per esempio, originaria di Sud Est europeo e Medio Oriente e presente soprattutto in Sicilia sta risalendo la penisola verso Napoli perché trova un habitat proficuo anche su questa sponda del Mediterraneo. Nuove specie vengono portate anche attraverso il traffico di persone, per viaggi o migrazioni: dalla Cina, per esempio, è arrivata la Vespa velutina che si sta espandendo in Francia, Spagna e Portogallo ed è già presente in Italia in Piemonte e Liguria, con colonie molto grandi".

Ogni anno 5 milioni di italiani subiscono almeno una puntura. E il dato è destinato a crescere. Di queste, sono almento 400mila le punture che provocano choc anafilattici che in alcuni casi portano pure alla morte. Caso estremo, certo, quello del decesso. Ma reale.

"La composizione del veleno per esempio, simile ma non identica, può farci trovare disarmati per la diagnosi e le terapie - aggiunge Canonica - l numero di decessi è probabilmente sottostimato: si è verificato, per esempio, che nella maggioranza degli incidenti stradali mortali inspiegabili il guidatore aveva un’allergia a imenotteri ed elevazione nel sangue di sostanze tipiche di una reazione allergica in atto, facendo ipotizzare la possibilità che fosse stato punto e avesse avuto una reazione grave con ipotensione e perdita di coscienza".

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