Il Corano, si sa, permette la poligamia: a ogni buon musulmano è concesso di sposare fino a quattro donne, a condizione che le mantenga tutte a parità di condizioni.
Eppure non tutte le donne musulmane sono disposte ad accettare questa disposizione della fede islamica. E fra le "ribelli" ci sono anche alcune cittadine - forse sarebbe più corretto dire "suddite" - dello Stato Islamico. A raccontarlo è la stessa rivista del Califfato, l'ormai celebre Dabiq.
Che nell'ultimo numero dedica un articolo, a firma di Umm Sumayyah Al-Muhajirah, al tema della poligamia, corredata di graziosa fotografia di un melo in fiore. Nel fondo intitolato "Due, tre o quattro" l'autrice deplora come molte donne, "anche nelle terre dell'islam", mostrino scontento per la prescrizione del Corano in materia di matrimonio.
"Non è forse la poligamia parte della Sharia? - attacca la rivista dello Stato Islamico - La religione va rispettata nel suo complesso, non può essere divisa. Ogni musulmano dovrebbe sapere che è normale per una donna essere triste e gelosa quando il marito sposa un'altra donna, ma non per questo essa può permettersi di mettere in discussione la legge di Dio."
La poligamia, insomma, non è oggetto di discussione, anche negli aspetti più controversi: si tratta
infatti, secondo alcune interpretazioni, di un espediente perché il marito sia sempre soddisfatto sessualmente quando le quattro mogli hanno di volta in volta il ciclo mestruale. Il tutto in nome di Allah.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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