La parola d'ordine degli ultimi giorni è cautela. Nell'affrontare la fase 2 bisogna essere prudenti e tenere sempre sotto controllo la curva epidemiologica senza farsi trovare impreparati nel caso in cui si alzasse di nuovo. A ribadirlo gli esperti dell'istituto superiore di sanità in conferenza stampa. Ieri il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli aveva annunciato: "L'indice di contagio, il famoso R con zero (R0), è oggi tra lo 0,5 e lo 0,7, tenendo conto delle differenze regionali". Un dato positivo che però non deve fare abbassare la guardia. La data del 4 maggio non è "un liberi tutti" perché "bisogna procedere con gradualità", aveva sottolineato poi Locatelli.
E ora dall'Iss arriva un nuovo richiamo alla prudenza. Se non venissero rispettate le misure di distanziamento sociale e si riaprisse il Paese senza cautela "l'indice di contagiosità R0 tornerebbe a salire sopra la soglia di 1 in due, massimo tre settimane", ha avvertito il professor Silvio Brusaferro, direttore dell'Iss. "Noi - ha continuato Brusaferro - ci immaginiamo che il Paese progressivamente riprenda delle attività, secondo una logica di grande prudenza ma anche di inesorabilità. L'idea è: apriamo attività produttive, commerciali, una mobilità a supporto e vediamo se riusciamo a mantenere questi numeri. Andiamo progressivamente ad articolare una nostra vita che certamente non sarà come prima, fino a quando non avremo terapie ma soprattutto il vaccino. Bisogna riorganizzarsi, anche nella vita quotidiana. Ci si può muovere ma rispettando rigorosamente alcune regole. Si potrà andare al parco, ma non fare feste in sintesi". Un passo alla volta quindi tenendo sotto controllo ogni situazione.
Intanto, il numero dei casi "si sta riducendo dappertutto, ma è ancora necessaria prudenza rispetto alle misure di riapertura perché la situazione è diversificata nel Paese", ha spiegato Brusaferro. L'indice di contagio è ora sceso sotto 1 in tutta Italia (si attesta tra 0,2 e 0,7) ma senza cautela R0 può risalire facilmente. Basta poco quindi per far riesplodere il virus in tutto il Paese.
"La soglia per riaprire, per un epidemiologo dovrebbe essere zero - ha aggiunto il professor Giovanni Rezza -ma è chiaro che un paese non può reggere un lockdown per due o tre mesi. È la politica che decide, sulla base dei dati. Più si abbassa la curva più c'è margine. Ma va mantenuta alta la soglia di attenzione, mantenere il distanziamento sociale, anche più rigidi di ora".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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