Istat, la spesa delle famiglie per il cibo ha raggiunto il minimo storico

Pressione fiscale complessiva in Italia pari al 43,8%, giù i consumi. I consumi delle famiglie al livello più basso dal 1990

Istat, la spesa delle famiglie per il cibo ha raggiunto il minimo storico

Le famiglie consumano sempre meno, mentre la pressione fiscale continua a tenere in pugno gli italiani. Secondo i dati forniti dall'Istat, nel 2013 il Pil italiano è caduto in volume dell'1,9%, scendendo leggermente sotto i livelli registrati nel 2000. Il Pil ai prezzi di mercato - si legge nel documento - è stato pari a 1.560.024 milioni di euro correnti, con una riduzione dello 0,4% rispetto all'anno precedente, anche se la tendenza media negli altri paesi è diversa: negli Stati Uniti e nel Regno Unito sia va al rialzo (1,9% per entrambi), così come in Giappone (1,6%) e in Germania (0,4%).

Il debito pubblico 2013 si attesta intorno al 132.6% Pil, record assoluto da anni a questa parte, segno che la poltica economica ha qualche ingranaggio rotto. Le imposte indirette sono diminuite del 3,6%, riflettendo prevalentemente il calo del gettito IMU, dell'IVA e delle accise, mentre per quelle dirette il risultato è una crescita dello 0,6%, essenzialmente per effetto dell'aumento dell'Ires e dell'imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi da capitale. Le unità di lavoro (Ula) sono diminuite dell'1,9%. Il calo ha riguardato sia la componente dei dipendenti (-1,9%) , sia quella degli indipendenti (-2,0%). Il calo ha interessato i settori più disparati: 9,0% per le costruzioni, 1,7% per l'agricoltura, silvicoltura e pesca, 1,4% per l'industria in senso stretto e 1,3% per i servizi.

Le uscite totali della P.a., invece, sono pari al 51,2% del Pil, diminuendo dello 0,2% rispetto al 2012: al loro interno le uscite correnti sono cresciute dello 0,6%. In particolare, i redditi da lavoro dipendente sono diminuiti dello 0,7% (-1,9% nel 2012), quale effetto di una riduzione delle unità di lavoro delle Amministrazioni pubbliche che vedono il permanere dei blocchi sul rinnovo contrattuale. Giù anche i consumi degli italiani: nel 2013 si sono ridotti dell'1,7%, a fronte della diminuzione del 3,2% del 2012. La spesa delle famiglie cala del 2,6% dopo il crollo del 4% del 2012. Giù i consumi alimentari (-3,1%), quelli legati alla sanità (-5,7%) e quelli per l'abbigliamento (-5,2%).

Nei dati dell'Istat anche i consumi delle famiglie per alimentari e bevande non

alcoliche, che nel 2013 hanno raggiunto il livello più basso dall'inizio delle serie storiche, nel 1990. L'anno scorso sono stati spesi 114 miliardi e 297 milioni di euro, un numero in calo di 3,6 miliardi rispetto al 2012.

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