Se non è povertà, è esclusione sociale. I numeri li fotografa un rapporto pubblicato da Eurostat e non hanno nulla di positivo. Sono oltre tre milioni e mezzo i minori, in Italia, a rischio, una percentuale non irrisoria del totale europeo.
Nell'Unione Europea sono infatti venticinque milioni i bambini e ragazzi sotto i 17 anni che rischiano. Si parla del 26,9% del totale, tenendo conto di tre criteri di valutazione, in base al quale il rapporto è stato stilato: la povertà dovuta a cambiamenti sociali della famiglia, una situazione di privazione materiale grave e l'appartenenza a una famiglia in cui manca il lavoro o è precario.
Se i dati sono in leggera diminuzione rispetto al 2010, quando la percentuale era pari al 27,5%, in Italia si evidenzia però un aumento, dal 29,5% del 2010 al 33,5% l'anno scorso.
Sono sei i Paesi - compreso il nostro - in cui più di un terzo dei minori sono a rischio. A farci compagnia in questa infelice classifica Romania (46,8%), Bulgaria (43,7%), Grecia (37,8%), Ungheria (36,1%), e Spagna (34,4%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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