Ladre rom beccate con le mani nel sacco grazie ad un alert dello smartphone. Due nomadi, Anica S. Ed Esmeralda M, rispettivamente di 18 e 21 anni, sono state colte in flagranza di reato mentro facevano bottino in un appartamento di Milano, zona Colonne di San Lorenzo. A tradirle, sarebbe stata una registrazione in diretta delle telecamere di sorveglianza trasmessa simultaneamente sul cellulare del proprietario dell'abitazione. Tratte in arresto dai carabinieri, sono state processate per direttisma con l'accusa di violazione di domicilio e furto.
Credevano di farla franca due rom che, lo scorso venerdì mattina, si sono intrufolate in una casa di Via Mora a Milano. Accademiche del mestiere, con un curriculum notevole in materia di furtarelli e truffa, avevano ben pensato di approfittare dell'esodo estivo per ripulire un appartamento nella centralissima zona delle Colonne di San Lorenzo. Peccato che avessero fatto i conti senza l'oste, anzi, senza la tecnologia.
Erano pressapoco le 13.00 quando Anica S. Ed Esmeralda M, due ragazze senza fissa dimora di 19 e 21 anni, hanno deciso di mettere a segno l'ennesimo ladrocino della loro breve ma significativa carriera. Dotate di un vero e proprio "kit professionale da scasso", si sono introdotte nell'abitazione della vittima ed hanno cominciato a fare incetta di qualunque cosa capitasse loro a tiro. Pensavano di agire indisturbate, lontano da sguardi indiscreti ma, hailòro, non sono sfuggite all'occhio vigile dei dispositivi di sorveglianza. Mentre erano dedite al saccheggio, infatti, le telecamere di sicurezza trasmettevano simultaneamente sullo smartphone del proprietario di casa l'intera ruberia. A fronte dell'alert ricevuto, l'uomo ha allertato le forze dell'Ordine che, in un battito di ciglio, si sono precipitate sul luogo del misfatto.
Le due ladre sono state tratte in arresto e condotte nella vicina caserma di Moscova per l'dentificazione. Si tratta di Esmeralda M.
, 18 anni di Roma, e Anica S. 21 anni originaria della Serbia, entrambe senza fissa dimora con precedenti di truffa nelle banche dati e rapina.Le due sono state processate per direttissima con l'accusa di violazione di domicilio e furto.
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