Sarebbero stati addirittura 20mila i cittadini della provincia di Foggia che potevano usufruire dell'acqua sottratta abusivamente all'Acquedotto Pugliese. Due grandi allacci illegali sono stati intercettati e soppressi dai tecnici dell'acquedotto nella zona di Manfredonia, centro della Daunia. Da questi due indotti si servivano migliaia di famiglie per un totale di 30/40 litri di acqua al secondo. L'acqua era utilizzata soprattutto in agricoltura per irrigare le campagne. Come si sa, la provincia di Foggia vive soprattutto di economia agricola. E l'economia, la facevano davvero, però, quelli che usufruivano dell'allaccio abusivo non pagando la bolletta. Entrambi gli allacci erano stati costruiti lungo la condotta che alimenta l'abitato di Manfredonia e la litoranea sud del Gargano fino a Vieste.
Si trattava di un vero e proprio sistema ad hoc che con pezzi d'acciaio e con bulloni su una condotta in cemento armato consentivano di collegare una tubazione, con relativa saracinesca, interrata per la chiusura e apertura dell'acqua la quale fuoriusciva dal suolo a diversi metri di distanza.
Il tutto è stato denunciato da Acquedotto Pugliese ai carabinieri.
Non è la prima volta che il foggiano balza agli onori della cronaca per i furti d'acqua. Diverse decine gli allacci abusivi rilevati e rimossi, negli ultimi anni in tutta la Puglia, con particolare concentrazione nell'area del Gargano.
Il recupero del corrispettivo per il servizio erogato, ma non riscosso, si applicherà fino a 10 anni dalla scoperta del prelievo abusivo.
Il comportamento omissivo assunto da qualcuno è dannoso per Acquedotto Pugliese, spiega una nota dell'Ente.
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