Anche il Pd scopre la legittima difesa. Anche il Pd scopre i timori di chi ogni notte dorme con la paura di subire un furto. Anche il Pd scenderà in piazza per Mario Cattaneo, il ristoratore di Casaletto Lodigiano che ha ucciso con un colpo di fucile un ladro entrato nella sua osteria per rubare le stecche di sigarette.
Le proteste della politica
Alcune delle reazioni ai fatti di Lodi era facile attendersele. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e tutto il centrodestra hanno subito chiesto a gran voce l'approvazione di una legge che ingrandisca i margini della legittima difesa, per riconoscere il diritto di proteggere la proprietà privata anche con l'uso delle armi. (Per inciso: in Parlamento era stata presentata una legge in questo senso, ma il Pd l'ha snaturata ed al momento giace nei cassetti dalla I Commissione Affari Costituzionali della Camera). A stupire è il fatto che ora pure il Partito Democratico, sebbene con un suo esponente locale, abbia deciso di schierarsi al fianco di Cattaneo, tanto da organizzare una manifestazione in sua solidarietà.
La manifestazione del sindaco Pd
La lettera spedita da Giorgio Marazzina agli altri primi cittadini dimostra che quando si tocca con mano, la sicurezza conta anche per la sinistra: "Caro collega - ha scritto il sindaco agli altri amministratori - come certamente avrai saputo tra giovedì e venerdì scorso, la nostra piccola Comunità di Gugnano è stata teatro di un evento drammatico che ha visto, dopo un tentativo di furto all'unico esercizio pubblico e tabaccheria della frazione, L'Osteria dei Amis, la morte di un ladro. Il titolare, Mario Cattaneo, al momento è indagato per omicidio volontario, e in attesa del completamento delle indagini, l'amministrazione di Casaletto Lodigiano promuove una manifestazione nella giornata di sabato 18 marzo prossimo, alle 15 in via Lodi a Gugnano alla quale chiediamo la tua partecipazione". "Con l'iniziativa - prosegue la lettera - vorremmo portare la nostra solidarietà umana a una persona che, suo malgrado, sta vivendo giornate difficili, travolto con la propria famiglia dagli eventi per il tragico avvenimento e per le inevitabili conseguenze legali".
Le indagini
Mario Cattaneo è indagato per omicidio volontario. La scorsa settimana ha freddato con un colpo di fucile Petru Ungureanu, 33enne romeno, entrato nella sua osteria per svaligiarla. Questi i fatti. Nudi e crudi, potremmo dire. Il pm Domenico Chiaro sta facendo il suo lavoro: un testimone ha detto di aver sentito due spari (e non uno, come dichiarato da Cattaneo) e ci sarebbero delle incongruenze tra la testimonianza del ristoratore e quella del figlio, presente insieme alla moglie alla colluttazione. Si vedrà. Il racconto di Mario Cattaneo è stato sin da subito molto chiaro: "Avevo paura che i ladri salissero in casa, ho fatto di tutto per non mollare la presa dell'arma, poi sono stato trascinato per qualche metro nel cortile. Mio figlio ci ha diviso". A quel punto è partito il colpo che ha ucciso il 33enne moldavo, trovato morto a 300 metri di distanza dall'Osteria Dei Amis di Casalettto Lodigiano. Il pm però sembra non credere alla sua versione dei fatti. Molti testimoni dicono di aver sentito un solo sparo, mentre un altro teste afferma di aver udito almeno due colpi. Chi ha ragione? Il dettaglio sembra ininfluente e invece potrebbe dire molto sulle reali intenzioni di Cattaneo. Il pm è cauto a parlare di legittima difesa perché pare sia stato proprio Cattaneo ad "andare incontro" ai banditi. I malviventi infatti avevano bloccato la porta con delle suppellettili e l'avevano fermata con una corda. "Sbarramenti" abbattuti dall'oste con un calcio prima di andare verso i ladri in fuga.
Solo l'autopsia potrà forse chiarire la dinamica dei fatti e aiutare gli esperti di balistica a spiegare cosa è successo quella notte. E se quella di Mario è stata - o meno - legittima difesa. Intanto al suo fianco si schierano i sindaci. Anche quelli del Pd.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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