Il caffè potrebbe finire. A rivelarlo è uno studio scientifico, riportato dalla Bbc, che prova a fare una proiezione su quante piantagioni di caffè resteranno al mondo entro metà secolo. Secondo gli esperti, a causa del riscaldamento globale, entro il 2050 saranno dimezzati i terreni dedicati alla coltura del caffé di qualità Arabica che rappresenta il 70% del caffé prodotto nel mondo.
Oggi vengono bevute 2 miliardi di tazzine di caffé al giorno, un ritmo che presto diventerà insostenibile per la scarsità di chicchi. La testata britannica cita i dati provenienti dalle colture dell'America Centrale, dove nel 2013 un'epidemia di parassiti ha fatto calare il raccolto del 20%. Un altro dato preoccupante arriva dalla Tanzania, invece, negli ultimi 50 anni ogni ettaro ha prodotto sempre meno caffé: dai 500 chili ai 300, e questo per il riscaldamento globale.
Dal Messico all'Uganda al Vietnam, i luoghi dove tradizionalmente viene coltivato il caffé che arriva nelle nostre tazzine, spiegano che negli ultimi anni "le colture fioriscono meno a causa di una più profonda escursione termica oppure i fiori cadono prima di diventare frutti a causa del clima più caldo e secco".
"Il caffé bisogno di un particolare clima che è possibile trovare soltanto in alcune zone del pianeta", dice Christian Bunn della Humboldt University a Berlino, " e questo lo rende molto diverso da altre colture come il mais".
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