"Abbiamo spaccato un po' di roba", è giusto così. A parlare è un ragazzo intervistato dalla troupe di TgCom24. Nessuna paura di ammetterlo e nessuna giustificazione, anzi, per lui è solo “bordello”.
"Siamo arrivati, c'era un bordello, abbiamo spaccato un po' di roba", ha ammesso. Il giornalista chiede il perché e la sua risposta è secca: "Perché è la protesta, e alle proteste si fa bordello. È giusto così, noi dobbiamo far sentire la nostra voce. Se non lo capiscono con le buone, lo capiranno in altro modo. È stata una bella esperienza".
Il suo volto è scoperto, è un ragazzino, ma alla fine ci tiene a precisare: "Io non ho spaccato niente, io guardavo, ma comunque è stata una bella esperienza".
Il ragazzo si chiama Tia Sangermano e su Facebook - prima che il suo profilo diventasse
irrintracciabile - ha poi spiegato: "Allora lo dico a tutti una volta per tutte: io non ho a che fare con tutto questo casino. Ero solo in mezzo a una guerriglia e mi sono preso bene, ma non ho distrutto un cazzo di nulla".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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