Le 3 idiozie del caso Salvini, chat antifa-chic in lutto e Schlein: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: ancora il caso Open Arms, il gran flop di Massimo Giannini e le Lamborghini in alta montagna

Matteo Salvini alla presentazione del libro di Bruno Vespa
Matteo Salvini alla presentazione del libro di Bruno Vespa
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- Oggi tre spunti, semplici semplici. E brevi.

- Come saprete, il mondo è in lutto: Massimo Giannini ha abbandonato la “Bella chat” antifascista che lui stesso aveva creato. Pare che “l’idea iniziale” si sia "irrimediabilmente perduta” solo 7 mesi dopo la sua nascita.
E sia chiaro: le ironie si sprecherebbero sul perché e sul percome questo calderone di radical chic sia riuscito a dividersi su tutto, Israele e Palestina in primis, nella più tipica tradizione della sinistra per poi soccombere senza neppure arrivare al panettone. Quello che però fa veramente sganasciare ridere non sono tanto i motivi della fine, ma la rendersi conto di quanto fosse pretenzioso l’avvio del gruppo resistente anti-meloniano. Siamo andati a ripescare il video con cui il Comandante Giannini spiegava il perché di quel gruppo whatsapp diventato gruppo Facebook e poi pagina social. L’annuncio era roboante. Il sogno era quello di “non disperdere il seme di civismo” nato intorno ai valori fondanti della costituzione, cioè l’antifascismo, che erano “minacciati dalle quattro mine innescate” dal governo Meloni con premierato, autonomia e tutto il resto. La “cosa” era diventata così ampia e trasversale che nessuno se la filava più da mesi. E i pochi che facevano vivere quel “seme di civismo” di cui c’era “grandissimo bisogno” finivano col litigare. Se mai ce ne fosse stato il bisogno, il naufragio dei Giannini Boys dimostra plasticamente la distanza tra certa intellighenzia e la realtà. Erano davvero convinti di poter rappresentare qualcosa e qualcuno, di mobilitare migliaia di persone, di smuovere le coscienze. E invece nisba. Si ritrovano senza chat, senza civismo, senza Resistenza. Intanto la gente normale si sganascia dal ridere. E si guarda bene dal votarli.

- Una sola cosa bisogna dire sul processo a Matteo Salvini, assolto perché il fatto non sussiste per il caso Open Arms: questa inchiesta non doveva neppure arrivare in Tribunale. Per tre motivi:
1) Altri casi simili (Diciotti e Gregoretti) si erano giustamente arenati prima.
2) Accusare un ministro di “sequestro di persona” era un assurdo giuridico che era difficile, se non impossibile, sostenere in Aula. Quale “sequestratore” lascerebbe libera la nave di andare nel Paese che crede e di far sbarcare i migranti fragili?
3) La politica avrebbe dovuto negare l’autorizzazione a procedere per rivendicare il diritto del legislatore sul potere dei giudici. Invece, colpevole anche Matteo Renzi, i partiti hanno preferito cavalcare i giudici per abbattere un nemico. E questo è gravissimo.

- Segnalo questo video stupendo che risale a qualche giorno fa. Ma che hanno fatto notare Luca e Paolo a Di Martedì. Durante una relazione, Elly Schlein ha parlato delle fotografie prodotte dall'Intelligenza Artificiale in cui si vedono Casini e Elly baciarsi. Nel denunciare tutto questo, ad un certo punto la leader del Pd dice "pausa teatrale". E molti si chiedono: ma che voleva dire? Era scritto nel foglietto e, anziché fare ciò che le suggeriva lo staff di comunicazione, ha letto ciò che avrebbe dovuto tacere?

- Non ci bastavano i terroristi islamici. Adesso pure il saudita anti-islam con idee cospirazioniste. Ormai non ti puoi fidare di nessuno.

- Le Lamborghini

trascinate in alta montagna in Val Gardena per un evento dedicato ai clienti di questi bolidi? Inutile scandalizzarsi. Anzi. Non hanno dato fastidio a nessuno. Non hanno intralciato nulla. Forse un po’ pacchiano, ma legittimo.

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