Coca, trans e finto sequestro: cadono tutte le accuse su Lapo Elkann

Lapo Elkann aveva simulato il proprio sequestro dopo due giorni passati a bere e drogarsi con una trans. Alla famiglia Agnelli aveva chiesto un "riscatto" di 10mila dollari

Coca, trans e finto sequestro: cadono tutte le accuse su Lapo Elkann

La procura di New York fa cadere le accuse a carico di Lapo Elkann per aver simulato il proprio sequestro. Era in programma oggi a Manhattan la prima udienza del processo legato all'episodio dello scorso 29 novembre, quando il nipote di Gianni Agnelli venne arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York. Elkann era volato negli Stati Uniti per il Giorno del Ringraziamento ma poi era finito per passare due giorni con una escort trans consumando alcol e droga. Una volta finiti i soldi, l'imprenditore, titolare della azienda di occhiali alla moda Italia Indipendent, avrebbe inscenato un rapimento per ottenere dalla famiglia un "riscatto" di 10mila dollari.

Il reato di falsa denuncia, secondo la legge americana, può comportare una pena compresa tra i due e i dieci anni di carcere. L'ufficio della procura, però, ha deciso di far cadere qualsiasi accusa. Dopo l'allarme lanciato dallo stesso Lapo, un rappresentante della famiglia Agnelli si era rivolto alla polizia, che avrebbe organizzato un appuntamento per la consegna del denaro. Quando la coppia si è presentata per lo scambio, è stata fermata dagli agenti. Gli investigatori hanno così accertato che l'idea era stata di Elkann e hanno chiuso il caso per la escort che, secondo la ricostruzione dei media americani, sarebbe la trans Marie (Curtis McKinstry). All'imprenditore 39enne era quindi stata consegnata una citazione per comparire in tribunale.

Lapo Elkann non è nuovo a scandali che hanno messo in imbarazzo la famiglia Agnelli. Basti ricordare quando, alla fine del 2005, venne salvato da una overdose di droga in un appartamento di Torino dopo una notte in compagnia del trans Patrizia. Nel 2014, secondo il quotidiano Il Giorno, Elkann sarebbe invece stato ricattato per un filmino girato di nascosto durante un festino da due fratelli. Ma il caso di New York ha fatto il giro del mondo, anche sui media stranieri. Da quel momento, il più giovane dei due fratelli Elkann ha evitato di comparire in eventi ufficiali e sui social.

Solo lo scorso 15 gennaio è tornato a pubblicare su Instagram, per un omaggio a Martin Luther King nel giorno della sua nascita. "Uguaglianza e libertà sono un diritto che oggi dovremmo avere tutti e non più solo un sogno".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica