Era riuscito a essere risarcito della somma di un milione di euro dal ministero della Giustizia, dopo 8 anni di battaglie legali. La lunga odissea lo ha però indebolito fino a portarlo al suicidio. Come riporta Il Messaggero, la vittima è un uomo di 52 anni, ex agente della polizia penitenziaria dell’Aquila, che è stato trovato morto nel lago di Campotosto, comune montano aquilano.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, padre di tre figli, non avrebbe sopportato il calvario sanitario e giudiziario dopo aver contratto la legionella nel carcere di Preturo, piccola frazione aquilana. Questo fatto lo avrebbe costretto anche a sottoporsi a un intervento chirurgico al cuore. La battaglia legale sembrava avergli ridato una certa serenità e invece pochi giorni fa ha deciso di mettere fine alla sua vita.
L’uomo è uscito di casa nel primo pomeriggio. Non vedendolo più rientrare, la moglie è uscita a cercarlo. Nel frattempo sono stati allertati i carabinieri e i vigili del fuoco. L’elicottero del 115 ha perlustrato la superficie del lago, mentre il gruppo sommozzatori ha accelerato le operazioni di ricerca con l’arrivo del gommone.
Dopo alcune ore, viene notata una maglietta bianca a un metro e mezzo dalla riva. È quella dell’uomo, il cui corpo viene recuperato dai Vigili del fuoco. La salma è stata portata all'obitorio dell'ospedale San Salvatore per essere sottoposta ad autopsia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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