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L'attentato, poi la sfida per il pontificato: i mille intrecci del Vaticano

Ne L'opzione di Dio (Baldini + Castoldi), Pietro Caliceti immagina un futuro distopico in cui il Vaticano viene colpito da un tremendo attentato. E il Papa ha soli due mesi di vita...

L'attentato, poi la sfida per il pontificato: i mille intrecci del Vaticano

La nenia araba diventa sempre più breve. Più veloce. Intensa. "E quando la morte vi prenderà (...) Portino la vostra anima in Paradiso (...) Sto arrivando, mio Signore. Sto arrivando". Il pullman avanza a trenta chilometri orari, quasi fosse un mezzo normale e non avesse con sé un carico di morte. Piazza san Pietro è poco distante. Gli occhi dell'autista diventato kamikaze si chiudono, il momento è arrivato. L'esplosione pure: un boato sconquassa l'aria. L'attentato è compiuto: Consummatum est. Così, ribaltando le parole di Cristo, l'Italia e il Vaticano piombano nell'incubo del terrorismo islamico. Dietro le finestre dalle tende damascate, il Papa assiste impotente alla scena: lui ormai non è più di questo mondo. Ha due mesi di vita e pensa ormai alla vita eterna.

Subito - questa è la trama di L'opzione di Dio (Baldini + Castoldi), l'ultimo romanzo di Pietro Caliceti - si creano due fazioni, pronte a contendersi il conclave. La prima, quella progressista, è guidata dal cardinal Warren Hamilton, un omone alto quasi due metri con un passato da giocatore di rugby. La seconda, quella tradizionalista, fa invece capo a Angelo Vignale, un santo, secondo molti, al quale il Papa ha affidato il non facile compito di mettere un po' di ordine all'interno dello Ior, l'Istituto per le opere di religione, che tutti però ormai sono soliti chiamare "Banca vaticana".

I due aspiranti pontefici e i loro uomini iniziano a studiarsi e a commissionare dossier su dossier. Del resto, come disse una volta monsignor Paul Marcinkus, "il Vaticano è un paese di cinquecento lavandaie". Tutti parlano e, soprattutto, sparlano, promettendo rivelazioni, non importa se vere o false. Perché i conclavi si decidono anche così. Lo Spirito santo può pure soffiare sulla mente e sulle anime degli elettori, ma loro possono benissimo voltarGli le spalle.

E così, su Hamilton cominciano ad addensarsi le prime nubi: come mai si è fatto promotore di una norma che, di fatto, permette ai sacerdoti che si sono macchiati di pedofilia di non andare a processo in cambio di pochi spicci per le vittime? Ma anche Vignale sembra non esser stato trasparente nella sua gestione delle finanze vaticane. In mezzo, la figura di Alessio Macchia, un giovane gesuita, a cui Hamilton ha chiesto di investigare, senza fermarsi mai. Perché poi ogni sacerdote dedica la propria vita ad investigare la Verità, essendo Dio "via, verità e vita". E il percorso arriva sempre a una fine.

"Quindi Dio vince in ogni caso". Sono queste le parole che si trovano nelle ultime pagine del libro. Non praevalebunt. Le forze degli inferi non prevarranno sulla Chiesa.

Ma nemmeno il male sul bene: "Perché l'alternativa a credere in Dio sarebbe o che tutto questo non ha alcun senso, o che è stato creato da qualcuno di cattivo. E di fronte a queste alternative, optare per Dio è la migliore opzione possibile".

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