Grande commozione nella chiesa di Santo Stefano, a Lavagna, dove è stato celebrato il funerale del giovane che si è tolto la vita gettandosi dalla finestra della sua abitazione mentre era in corso un controllo della Guardia di Finanza che qualche ora prima lo aveva sorpreso con della droga leggera durante un controllo fuori dalla scuola.
"Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta", recita uno striscione appeso alla balconata della basilica, tanti giovani, amici e le divise della Virtus Entella, quella con il numero 15 che indossava nel settore giovanile del club calcistico, la cosiddetta Accademy.
La mamma del ragazzo ha preso la parola dall'altare ringraziando anche i finanzieri, quasi a non volerli colpevolizzare per ciò che è accaduto al figlio: "La domanda che risuona dentro di noi e immagino dentro molti di voi è: perchè è successo, perché a lui, perché adesso, perché in questo modo? Arrovellandoci sul perché, ci siamo resi conto che non facevamo altro che alimentare uno stato d'animo legato alla sua morte senza possibilità di una via d'uscita. Allora abbiamo capito che forse la domanda da porsi in questa situazione è piuttosto: come?"
Poi si è rivolta direttamente ai ragazzi presenti: "Vi vogliono far credere che fumare una canna è normale, che faticare a parlarsi è normale, che andare sempre oltre è normale. Qualcuno vuol soffocarvi. Diventate protagonisti della vostra vita e cercate lo straordinario. Straordinario è mettere giù il cellulare e parlarvi occhi negli occhi. Invece di mandarvi faccine su whatsapp, straordinario è avere il coraggio di dire alla ragazza sei bella invece di nascondersi dietro a frasi preconfezionate. Straordinario è chiedersi aiuto proprio quando ci sembra che non ci sia via di uscita. Straordinario è avere il coraggio di dire ciò che sapete. Per mio figlio è troppo tardi ma potrebbe non esserlo per molti di voi, fatelo", ha detto la donna.
"Noi genitori invece di capire che la sfida educativa non si vince da soli nell'intimità delle nostre famiglie, soprattutto quando questa diventa una confidenza per difendere una facciata, non c'è vergogna se non nel silenzio: uniamoci facciamo rete. In queste ore ci siamo chiesti perché è successo, ma a cercare i perché ci arrovelliamo. La domanda non è perché, ma come possiamo aiutarci. Fate emergere i vostri problemi", ha concluso la madre.
A celebrare le esequie Don Andrea Buffoli, parroco della chiesa di Santa Maria Assunta di Ne e assistente spirituale della Virtus Entella che durante la funzione ha sottolineato, rivolto ai tanti
giovani presenti, sconvolti dalla tragedia, come la loro stessa partecipazione fosse una testimonianza del "bene che gli avete dato e che da lui avete ricevuto". "Questo amore - ha aggiunto - va custodito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.