Lecce, con i soldi del microcredito ​la Chiesa finanzia un islamico

Una svolta nel microcredito gestito dalla Conferenza Episcopale Italiana: 10mila ad un pakistano islamico

Lecce, con i soldi del microcredito ​la Chiesa finanzia un islamico

A Lecce i diretti interessati la chiamano "svolta ecumenica", visto che per la prima volta nel Salento (e probabilmente in Italia) la Chiesa con la sua opera per il microcredito invece di aiutare un giovane cristiano ad aprire una azienda finanzierà con 10mila euro un negozio di telefonia di un pakistano. Musulmano.

Quasim Hasnain ha 26 anni e dopo essere arrivato in Italia dal Pakistan ha sposato una ragazza di Lecce. Dopo qualche anno, l'idea di aprire un negozio di telefonia. Così, alla ricerca di un finanziamento, si è rivolto all'Arcidiocesi di Lecce, nonostante sia un fervente musulmano. La Chiesa leccese da tempo è impegnata, come tutte le diocesi, nella gestione del microcredito grazie ai progetti come il "Prestito della Speranza" (nato dalla collaborazione tra Cei, Caritas, Banca Prossima e Banco di Napoli) e altre iniziative locali.

Il funzionamento è semplice: la Chiesa fa da garante alla banca per un prestito da 10mila euro a giovani imprenditori che desiderino aprire una attività. A Lecce, come scrive il Quotidiano di Puglia, sono state numerose le aziende partite grazie a questa prima iniezione di liquidità.

Ora, però, è la volta di un musulmano.

L'inaugurazione del "Pakistan multiservice" avverrà martedì prossimo e saranno presenti monsignor Domenico D'ambrosio e l'imam della città, Saiffedine Maaroufi. E alla cerimonia sono stati invitati anche i rappresentanti politici, dal presidente della Provincia al sindaco della città salentina.

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