Lega alunna in una casetta di legno: il prof la stupra a scuola

Le indagini dei carabinieri: appostamenti, sms erotici e tentativi di palpeggiare le allieve. Nuovo ordine di arresto per un insegnante nel reggiano accusato di aver stuprato una ragazza

Lega alunna in una casetta di legno: il prof la stupra a scuola

L'avrebbe condotta con uno stratagemma in una casetta di legno. Poi l'avrebbe legata mani e piedi e stuprata, costringendola a un rapporto sessuale. La vittima non aveva neppure 14 anni.

Sono questi i particolari raccapriccianti di uno degli episodi che la procura di Reggio Emilia contesta ad un tecnino-insegnante di 65 anni che operava in un istituto reggiano. L'uomo è stato arrestato a marzo e ora la sua posizione sembra aggravarsi. Le indagini dei carabinieri, infatti, avrebbero permesso di appurare che le attenzioni sessuali verso le ragazzine della scuola e gli episodi contestati avvenivano anche in prossimità dell'edificio scolastico. Per questo la pm Stefania Pigozzi ha chiesto una nuova ordinanza restrittiva, concessa dal Gip del tribunale di Reggio Emilia ed eseguita ieri dall'Arma.

Erano stati proprio i carabinieri di Castelnovo Monti a condurre le indagini sull'insegnante 65enne (arrestato a marzo) che ora dovrà rispondere del reato di violenza sessuale continuata (gli episodi sarebbero durati due anni) ed aggravata. Si erano infatti diffuse alcune voci sulle attenzioni sessuali che l'uomo riservava alle allieve. Le ricerche dei militari hanno però portato a qualcosa di più di semplice "voci". Tra gli episodi contestati c'è proprio quello della presunta violenza sessuale su una bambina 14enne. Durante una lezione del corso extra scolastico che dirigeva, l'uomo avrebbe condotto la ragazza in una casetta di legno, l'avrebbe legata mani e piedi e infine costretta ad un rapporto sessuale. Non solo. Perché l'insegnante avrebbe anche inviato sms erotici alle alunne, si sarebbe appostato, anche all'interno della scuola, per seguire le ragazze e dare sfogo alle sue perversioni cercando di baciare e palpare le allive.

Tanto da costringere una delle ragazze a vivere le cinque ore scolastiche come una sorta di incubo: anche per andare in bagno, si faceva accompagnare dalle compagne di classe. Non voleva incontrare più quell'insegnante.

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