Lega, Fratelli d'Italia e cattolici al Campidoglio per Asia Bibi

I gruppi consiliari romani dei due partiti, alcuni deputati e senatori, hanno aderito al sit-in (organizzato da CitizenGO Italia) per Asia Bibi

Lega, Fratelli d'Italia e cattolici al Campidoglio per Asia Bibi

Il caso Asia Bibi continua a mobilitare la politica e i cattolici.

Filippo Savarese, direttore di CitizenGo Italia, ha lanciato uno campagna per sensibilizzare cattolici e non sulla vicenda della donna pakistana e, per martedì 13 novembre, a partire dalle ore 14, ha organizzato un sit-in davanti al Campidoglio per "far sentire la nostra voce!".

"Ringrazio i gruppi consiliari di F.d.I. e della Lega che hanno aderito al sit-in per Asia Bibi al Campidoglio", dice Savarese a Il Giornale. "Speriamo lo facciano anche il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, oltre il Sindaco a cui abbiamo chiesto di esporre la foto della madre pakistana sulla facciata del Comune finché non sarà sana e salva fuori dal Pakistan".

"Abbiamo scelto di riunirci al Campidoglio – ha spiegato il direttore di CitizenGO Italia – perché il 7 novembre è partita una petizione popolare per chiedere a Virginia Raggi di esporre l’immagine di Asia Bibi sulla facciata del Comune, in segno di solidarietà verso tutti i cristiani perseguitati nel mondo, di cui Asia Bibi è oggi il simbolo, e di tenerla esposta finché la donna otterrà l’asilo politico fuori dal Pakistan". CitizenGO ha fatto sapere all'amministrazione capitolina che intende eventualmente sostenere tutte le spese necessarie a realizzare e stampare la foto da appendere.

"Accolgo l'appello di CitizenGO Italia e spero che molti sindaci accettino di esporre sulla facciata dei Municipi l'immagine della giovane donna pakistana, perseguitata a causa della sua fede cristiana", ha detto a Il Giornale il senatore Simone Pillon, capogruppo Lega in Commissione Giustizia e membro della Commissione straordinaria per i diritti umani al Senato.

Il Governo gialloverde ha già comunicato, tramite il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini e del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, di essersi attivato, in modo riservato, per risolvere la situazione di Asia Bibi e dei suoi familiari, facendo pensare alla possibilità della concessione dell'asilo politico per la donna e i suoi cari.

"Ci aspettiamo che anche le altre istituzioni e i comuni prendano posizione, in difesa di tutti i fratelli cristiani perseguitati nel mondo e in tal senso interverrò oggi in aula", ha detto il 7 novembre Pillon.

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha chiesto al governo italiano di mobilitarsi. "Abbiamo anche presentato in Commissione esteri alla Camera una risoluzione per impegnare il governo a fare tutto quello che è possibile per salvare Asia Bibi", ha detto la Meloni a Tempi. "L’Italia dimostri il coraggio di prendersi a cuore questa vicenda perché Asia Bibi è il simbolo della più sanguinaria ed estesa discriminazione nel mondo: quella contro i cristiani. Roma è la capitale della cristianità e la nostra nazione è la culla del cristianesimo: non possiamo girarci dall’altra parte ed essere indifferenti".

Attualmente Asia Bibi, nonostante sia stata giudicata innocente dopo un decennio di carcere perchè

falsamente accusata di blasfemia, si trova ancora in uno stato di detenzione perchè così, almeno sperano le autorità pakistane, si pensa di scongiurare il pericolo di ritorsioni islamiste, peraltro già abbondantemente annunciate.

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