Leslie Moonves, presidente e amministratore delegato del colosso Cbs, è stato accusato di molestie da sei donne. Le testimonianze delle vittime sono state riportate dal magazine The New Yorker e sarebbero relative a fatti accaduti più di venti anni fa. Il magnate delle telecomunicazioni ha rilasciato alla stampa Usa un primo commento sulla vicenda: “È probabile che in passato delle donne si siano trovate a disagio nello stare con me.” Il Consiglio di amministrazione di Cbs ha annunciato di avere aperto una indagine interna, al fine di accertare i “comportamenti inappropriati” del presidente.
L’inchiesta giornalistica sulle molestie perpetrate venti anni fa da Leslie Moonves è stata condotta da Ronan Farrow, vincitore del Premio Pulitzer grazie ai suoi articoli sul “caso-Weinstein”. Farrow è stato recentemente contattato da cinque giornaliste e da una attrice, le quali hanno raccontato di avere subito “insistenti avances” da parte del magnate. Costoro affermano di essere state “violentemente baciate” e poi “palpeggiate” dal patron di Cbs. Le donne sarebbero riuscite a respingere tali avances moleste. Tuttavia, Moonves si sarebbe vendicato stroncando la carriera delle sei vittime. L’inchiesta di The New Yorker dà grande risalto alla testimonianza dell’attrice Illeana Douglas: “Ho incontrato Moonves a metà degli anni Novanta. Egli ha cercato subito di baciarmi. Mi minacciava dicendomi che, se non avessi accettato le sue avances, la mia carriera ne sarebbe uscita compromessa. Dopo quell’esperienza, gli studi cinematografici non mi hanno più convocata per i provini.”
Rilasciando alla stampa un primo commento sulla vicenda, Leslie Moonves ha dichiarato: “È probabile che in passato delle donne si siano trovate a disagio nello stare con me. Non ho sempre avuto una condotta inappuntabile. In alcune occasioni mi sono lasciato andare. Chiedo scusa a tutte coloro che si sono sentite offese a causa dei miei eccessi.” Il Consiglio di amministrazione di Cbs ha avviato una indagine interna per accertare eventuali “comportamenti inappropriati” del presidente. In un comunicato ufficiale, il Consiglio precisa: “Tutte le denunce di abusi indirizzate al presidente Moonves verranno attentamente valutate. Le indagini saranno condotte in maniera imparziale. I reati contestati, anche se commessi più di venti anni fa, costituiscono gravi violazioni del codice etico di Cbs. Il Consiglio di amministrazione indagherà in maniera scrupolosa e adotterà tutti i provvedimenti necessari.” L’inchiesta realizzata da The New Yorker ha subito prodotto effetti negativi per il titolo Cbs a Wall Street. Le azioni del network si sono già deprezzate del 6%.
Non è la prima volta che il colosso delle telecomunicazioni si trova a fronteggiare il coinvolgimento di un suo esponente in uno “scandalo-molestie”.
All’inizio di quest’anno, infatti, il presentatore Charlie Rose, volto storico del network, è stato accusato di molestie sessuali da diverse dipendenti dell’azienda. Cbs ha reagito a tali segnalazioni licenziando immediatamente Rose.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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