La lettera del prof universitario dopo la morte di Giada

Sui social network la lettera agli studenti dopo la tragica morte della studentessa

La lettera del prof universitario dopo la morte di Giada

Ha parlato per l'ultima volta con il fidanzato e poi si è buttata dal tetto dell'università Federico II a Napoli. È morta così Giada Di Filippo, studentessa 26enne di Isernia che studiava Biologia e che ai parenti aveva raccontato che ieri si sarebbe dovuta laureare, nonostante la mancassero alcuni esami per poter accedere all'ultima prova che le avrebbe consegnato il suo titolo.

Della morte di Giada hanno scritto i quotidiani e ha scritto anche Guido Saraceni, docente di Filosofia del Diritto e Informatica Giuridica all’Università di Teramo, che sui social network ha diffuso una lettera in cui parla di quanto successo e si rivolge a tutti gli studenti.

"L’Università non è una gara, non serve per dare soddisfazione alle persone che ci circondano, non è una affannosa corsa ad ostacoli verso il lavoro. Studiare significa seguire la propria intima vocazione. Il percorso di studi pone lo studente davanti a se stesso", scrive Saraceni.

"Cerchiamo di spiegarlo bene ai nostri ragazzi.

Liberiamoli una volta per tutte dall'ossessione della prestazione perfetta, della competizione infinita, della vittoria ad ogni costo. Lasciamoli liberi di essere se stessi e di sbagliare. Questo è il più bel dono che possono ricevere. Il gesto d'amore che può letteralmente salvarne la vita".

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