Joseph Ratzinger ha scritto un messaggio sulla continuità con il pontificato di Jorge Mario Bergoglio.
Una lettera, quella del papa Emerito, attraverso cui sarebbero state smorzate le polemiche sollevate da chi, in questi cinque anni, ha contrapposto le due figure ecclesiastiche, i due magisteri, le due teologie e i due approcci dottrinali. Storia chiusa, quindi, con buona pace di chi avrebbe usato il papa dimissionario in funzione anti-Francesco.
"Papa Francesco - ha scritto Benedetto XVI nella missiva indirizzata a monsignor Dario Edoardo Viganò - è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento". Il teologo tedesco ha chiesto di mettere fine allo "stolto pregiudizio" secondo cui il pontefice argentino non avrebbe una grande caratura teologica e filosofica.
Ratzinger ha poi ringraziato per il dono inviatogli: undici libri che compongono la collana La teologia di Papa Francesco. Un'iniziativa editoriale che proverebbe l'infondatezza della tesi per cui Bergoglio sarebbe solo un "pragmatico".
Secondo quanto si apprende leggendo questo articolo di Sandro Magister sul suo blog dell'Espresso, però, la lettera non sarebbe stata diffusa integralmente dall'ufficio stampa della Santa Sede. Questa, infatti, sarebbe la parte finale della missiva del papa Emerito: "Tuttavia non mi sento di scrivere su di essi una breve e densa pagina teologica perché in tutta la mia vita è sempre stato chiaro che avrei scritto e mi sarei espresso soltanto su libri che avevo anche veramente letto". E ancora:"Purtroppo, anche solo per ragioni fisiche, non sono in grado di leggere gli undici volumetti nel prossimo futuro, tanto più che mi attendono altri impegni che ho già assunti". Ratzinger, quindi, non avrebbe espresso alcun parere sui libri riguardanti la teologia di Papa Francesco e non avrebbe avuto neppure modo di leggerli: un po' per le condizioni di salute e un po' per le altre letture che avrebbe avuto in programma.
Lo "stolto pregiudizio" a cui si è riferito il teologo di Tubinga, ancora, è duplice. Scrive infatti Benedetto XVI: "Plaudo a questa iniziativa che vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio per cui Papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi".
Il messaggio di Benedetto XVI, infine, sarebbe datato 7 febbraio. Più di un mese prima, dunque, della notizia data durante la giornata di ieri. Ha scritto il vaticanista citato riguardo al paragrafo che sarebbe stato omesso che: "...Ratzinger, con sincero candore, dà prova della sua finissima vena d'ironia. Lo si legga.
E chi vuole intendere intenda".La lettera sulla "continuità" tra i due pontificati, che in queste ore aveva suscitato domande e riflessioni da parte di quella che viene definita "frangia tradizionalista", continua a far parlare di sè.
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