L'ex compagno l'ha uccisa mentre teneva in braccio la figlia

È stato riconosciuto colpevole il suo ex compagno che l'aveva uccisa a sangue freddo mentre la donna reggeva ancora in braccio il frutto del loro amore ormai passato

L'ex compagno l'ha uccisa mentre teneva in braccio la figlia

Karlyn Ramirez aveva 24 anni quando è stata uccisa nell'Agosto del 2015 mentre teneva ancora in braccio la figlia arrivata da una relazione con un sergente dell'esercito americano

Il sergente Maliek Kearney e il soldato Karlyn Ramirez si erano incontrati durante una missione nella Corea del Sud, la donna aveva 21 anni all'epoca. Dopo una burrascosa relazione, riferisce il Sun, avevano deciso di dividersi. Lei era rimasta anche incinta e aveva partorito una bambina nell'aprile del 2015. Si era arruolata giovanissima nell'esercito perché cacciata dall'università che frequentava. Ad agosto Karlyn era di stanza a Fort Meade, nel Maryland mentre Maliek era stato spedito a Fort Jackson, nella Carolina del Sud. Si trovavano a quasi 500 chilometri di distanza, lui aveva iniziato una nuova relazione con Dolores Delgado tanto che Karlyn aveva avanzato la richiesta del divorzio. E proprio questa richiesta aveva fatto infuriare Maliek che ha iniziato a tempestarla di messaggi di minacce, così la 24enne lo ha denunciato ottenendo un ordine restrittivo che però Maliek ha violato. Quando si è visto bloccato da Karlyn ha deciso di prendere la su auto e con una pistola arrivare fino a Fort Meade dove senza pensarci due volte ha sparato alla donna che aveva ancora in braccio sua figlia.

Una notte trascorsa a terra, in mezzo ad una pozza di sangue stringendo la bambina che si è salvata nonostante la notte passata a piangere. La posizione in di Karlyn aveva fatto pensare che fosse stata un'aggressione a sfondo sessuale, nonostante il suo ex fidanzato fosse stato incriminato per primo. Però riuscì a sfuggire alle accuse negando tutto e soprattutto si era costruito un alibi di ferro: aveva lasciato il suo telefonino a Fort Jackson in maniera tale che, nello stesso momento in cui Karlyn veniva uccisa le celle del suo telefonino lo localizzavano a 500 chilometri di distanza.

Aveva negato sempre tutto, e il fatto dell'assalto sessuale lo aveva completamente scagionato visto anche che i familiari di Karlyn gli avevano creduto. Quando però il corpo della giovane madre è stato sottoposto ad autopsia si è visto che non aveva avuto alcun rapporto sessuale, dopo un anno di indagini la polizia ha quindi deciso di arrestare Maliek e Dolores. Infatti, la nuova compagna dell'uomo è stata complice essendo a conoscenza delle intenzioni del sergente e avendogli anche rafforzato l'alibi con varie testimonianze. Lei gli aveva anche fornito la Nissan di sua proprietà, in maniera tale che consumando meno della sua Jaguar avrebbe potuto fare tutto un viaggio senza fermarsi a fare rifornimento.

Soltanto però nell'agosto del 2018 la polizia è riuscita a capire la colpevolezza di Maliek e a ricostruire tutta la storia. Il giudice che si è occupato del caso ha commentato così il gesto dell'uomo:"È stato un omicidio senza nessuna ragione. Hai sparato da vicino. Tre volte i proiettili l'hanno trapassata. Non potevi fermarlo".

Dal canto suo il sergente si continua a dichiarare ancora innocento dicendo che non c'è stato giorno in cui non abbia pensato a Karlyn e soprattutto che non gli sia mancato. Dopo l'omicidio aveva anche avuto la freddezza di pubblicare un post su Facebook in cui diceva che apprendere la notizia della dipartita della donna lo aveva scosso.

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