L'elezione di Donald Trump ha fatto fiorire molte ipotesi su come gli Stati Uniti cambieranno la propria posizione sui temi dei commerci mondiali e delle due guerre in corso. Si dà per certa un'America isolazionista e meno impegnata sui fronti di guerra. Staremo a vedere. Ma la vera magia è che Trump ha già provocato una rivoluzione politica. E lo ha fatto in Europa. Ciò che sta succedendo in queste ore a Bruxelles non sarebbe stato neanche immaginabile con una vittoria di Kamala Harris. Il Partito popolare europeo ha messo la freccia e sta svoltando a destra. L'alleanza Ursula, che lo vedeva a braccetto con liberali (si fa per dire) e socialisti, si sta sfaldando. È probabile che alla fine la Commissione e i suoi commissari ce la facciano a passare il vaglio del Parlamento europeo. Ma è finita un'epoca. I liberali di Macron usano un conservatore per tenere in piedi il governo. I partiti che sorreggono, a stento, il cancelliere tedesco Scholz, insieme rischiano di non raggiungere i consensi dei soli popolari tedeschi. Che, infatti, reclamano il governo. Si dice che è morto l'asse franco-tedesco, vero motore d'Europa. In realtà sta morendo la maggioranza Ursula, che governava Parigi, Berlino e Bruxelles. E il fenomeno Trump sta accelerando il funerale. Questo cambio di passo politico si intreccia con i quattrini. Il più grande piano di investimenti mai pensato dai Paesi occidentali si chiama green deal, e riguarda entrambe le sponde dell'Atlantico. La maggioranza semaforo si è alimentata per anni di questi investimenti. Il problema è che con la nuova amministrazione Trump il pozzo si è prosciugato. Nella sua prima presidenza, aveva cancellato cento norme ambientali. E altrettanto farà nei prossimi mesi. Aveva già disdetto una volta gli accordi di Parigi (il sacro Graal dei gretini) e vorrà farlo una seconda volta. L'attuale conferenza di Baku, la Cop29, sarà un fallimento come le precedenti, ma più clamoroso: tanto che leader americani, francesi e tedeschi non ci hanno messo la faccia.
Insomma, Trump non si è ancora accomodato alla scrivania della Casa Bianca, ma già sta
terremotando la maggioranza politica europea e svuotando la cassa da guerra della maggioranza Ursula. Senza menare un colpo, soltanto dimostrando, con la sua elezione, da che parte stanno gli elettori occidentali.Nicola Porro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.