"L'hanno fatto di nascosto", Saman vittima del clan?

Saman Abbas ancora non si trova: ecco le ipotesi sulla sua situazione famigliare e le indagini di cui si è parlato ieri sera a "Quarto grado"

"L'hanno fatto di nascosto", Saman vittima del clan?

Si faceva chiamare Laila, voleva essere italiana e sui social il suo nickname era appunto “italian girl”, ragazza italiana. È il ritratto di Saman Abbas che le sue amiche hanno fatto nella puntata di ieri di “Quarto grado”, in cui è stata ospite la giornalista Karima Moual.

Gianluigi Nuzzi e i suoi ospiti hanno puntato l’attenzione sul clima famigliare vissuto da Saman, in particolare sul ruolo dello zio, descritto quasi come un capo clan cui tutti, a partire dal fratello Shabbar Abbas, obbedivano. Il giorno prima della scomparsa, Saman è stata vista recarsi a casa dello zio, e l’interrogativo senza risposta di “Quarto grado” è stato: la giovane stava cercando una soluzione pacifica con la sua famiglia?

Moual ha parlato di un “contesto in cui c’è una radicale interpretazione dell’Islam”, dato che la religione musulmana non prevede il femminicidio come punizione per le donne che disobbediscono. Ciononostante si continua a parlare per Saman di un presunto delitto d’onore. “L’onore è una gabbia non solo per la famiglia ma anche per la comunità”, ha aggiunto la giornalista, secondo la quale lo zio godeva di un certo rispetto all’interno della famiglia, probabilmente per via di una superiorità economica o culturale rispetto agli altri parenti. Lo zio non è ancora stato trovato, ma di lui ha parlato un conoscente, che nella propria testimonianza ha quasi dato per scontato che Saman, descritta come una brava ragazza che avrebbe voluto studiare, sia stata uccisa dai famigliari: “Quelle cose lì le fanno di nascosto”, ha aggiunto l’uomo, la cui identità è stata celata per tutelarlo.

Intanto le ricerche di Saman proseguono. Gli inquirenti stanno valutando anche la possibilità che la ragazza sia stata sepolta nei pressi di un corso d’acqua, il che potrebbe rendere meno efficace il fiuto dei cani molecolari. E mentre è escluso che i presunti responsabili possano averne distrutto il cadavere, si procede anche con l’ausilio di squadre speciali capaci di calarsi nei pozzi. Ma non solo la zona da vagliare è molto vasta, misura svariati ettari, ma ci si chiede se ci siano altri siti in cui cercare il corpo della ragazza.

Dalla pagina social di “Quarto grado” un’utente racconta che il nome Saman significa gelsomino: che la 18enne sia stata seppellita sotto una pianta con questo delicatissimo fiore? Ci si augura che uno dei cugini di Saman, che ora è in custodia in Italia, fornisca degli elementi importanti per le ricerche.

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