Saman e quel video choc in rete: il funerale senza salma

Il caso di Saman Abbas si infittisce: il padre ha pubblicato e poi cancellato la foto di un funerale senza salma che si è svolto in Pakistan

Saman e quel video choc in rete: il funerale senza salma

Il mistero della scomparsa di Saman Abbas assume risvolti sempre più macabri, anche se si tratta solo di un sospetto. Su Facebook è infatti apparso per poche ore un filmato di una cerimonia funeraria senza la salma.

Se n’è parlato ieri a Chi l’ha visto? dove è stato mostrata una diretta social di Shabbar Abbas, padre di Saman, che il 4 maggio ha pubblicato su Facebook un video con una celebrazione particolare. Una mediatrice culturale pakistana, che vuole restare anonima per paura di ripercussioni, ha confermato alla trasmissione che si tratta di una sorta di funerale. Nel filmato si vede un gruppo di soli uomini e un telo solitamente utilizzato per coprire il corpo di un defunto. Ma il defunto non c’è e il dubbio del programma è che quello possa essere il funerale di Saman e che il padre abbia voluto dimostrare alla sua comunità d’appartenenza in Pakistan di aver punito la figlia ribelle con la morte. Il video è stato cancellato il giorno dopo, il 5 maggio, lo stesso giorno in cui i carabinieri bussano alla porta dell’alloggio della famiglia a Novellara, scoprendo che non c’è nessuno e in seguito iniziano a indagare per omicidio.

Saman si era rivolta il 10 dicembre 2020 ai servizi sociali di Novellara, che avevano provveduto a darle rifugio in una casa protetta e dove è rimasta alcuni mesi. I genitori volevano costringere la giovane, che riponeva tante speranze nella sua vita in Italia, a sposare in Pakistan un cugino. Saman, naturalmente, si opponeva alle nozze. Il 30 aprile le telecamere di sorveglianza dell’azienda agricola dove il padre lavorava la inquadrano dirigersi in campagna insieme ai genitori. Il giorno prima avevano inquadrato una scena preoccupante: tre uomini - uno zio e due cugini di Saman - effettuavano lo stesso percorso muniti di pale, un secchio e un sacco di plastica. Stavano organizzando l’omicidio e l’occultamento del cadavere della giovane? Shabbar nega tutte le accuse e annuncia che il 10 giugno sarà in Italia e spiegherà tutto ai carabinieri, compreso il fatto che la figlia si trova in Belgio com'era già accaduto in passato.

Eppure il 1 maggio, quando padre e madre sono partiti alla volta del Pakistan, il nome di Saman non è stato inserito nella lista dei passeggeri da Malpensa. In Italia è rimasto il fratello 16enne, dal quale si spera di ricevere una svolta per le indagini. Uno dei cugini è stato fermato in Francia, mentre cercava di raggiungere dei parenti in Spagna, mentre lo zio e l’altro cugino sono introvabili.

Saman era giunta in Italia all’età di 13 anni. Frequentò la terza media in maniera brillante: l’ex preside della scuola dice infatti che apprendeva velocemente sia la lingua che le altre materie. Gli studi però per lei non proseguirono, come accade a molte ragazze pakistane, nonostante Saman volesse andare a scuola: il padre diceva che la causa era logistica, Saman avrebbe dovuto prendere dei mezzi pubblici perché non ci sono scuole superiori a Novellara. Tuttavia le donne si vedevano raramente fuori da casa.

Durante la sua permanenza in dimora protetta, Saman ha realizzato alcuni video e pubblicato foto sui suoi profilo social, come una diretta TikTok dalle vie di Bologna.

Ebla Ahmed di "Senza veli" sulla lingua si chiede però se siano state messe in campo tutte le precauzioni nel caso della giovane pakistana: non avrebbe dovuto e potuto usare il cellulare perché poteva essere rintracciata.

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