Firenze, domande choc a studentesse Usa: "Li aveva gli slip?"

Scontro tra la difesa e il giudice: "Non torno indietro di 50 anni, non lo consento"

Firenze, domande choc a studentesse Usa: "Li aveva gli slip?"

Per dodici ore furono interrogate, sottoposte a una scarica di domande che non risparmiò loro nulla. Spunta in un articolo del Corriere della Sera quanto accadde quando gli avvocati della difesa torchiarono le due studentesse americane che accusarono due carabinieri di averle stuprate a Firenze.

"Lei trova affascinanti, sexy gli uomini che indossano una divisa?", ma anche "lei indossava solo i pantaloni quella sera? Aveva la biancheria intima?". Domande che stupiscono persino il giudice chiamato a decidere sul caso, che chiede di "evitare nei limiti del possibile" di entrare nei dettagli della violenza sessuale e di non "mettere in difficoltà le persone" e che arriva a non mettere una domanda quando l'avvocato prima chiede se le due ragazze avevano alcolici in casa, se avessero bevuto dopo che gli uomini dell'Arma se ne andarono, per poi citare di nuovo la violenza.

Ma non sono soltanto queste le domande che portano a un confronto tra la difesa e il magistrato. "La ragazza si è sottoposta a una visita ginecologica sulle malattie virali. Possiamo sapere l'esito di questa visita?", chiede l'avvocato. Chiarissima la risposta del giudice: "Sta scherzando avvocato? Questo attiene alla sfera intima non è ammesso questo genere di domande. Ripeto: non torno indietro di 50 anni, non lo consento a nessuno".

Poi domande sui precedenti penali di

una delle ragazze negli Stati Uniti e sul suo stato di residenza, per le sue origini peruviane e sul contenuto delle urla dell'amica. "Fermiamoci qui - ammonisce per l'ultima volta il giudice - il sadismo non è consentito".

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