Col vaccino anti-Covid riusciremo finalmente a liberarci dell'incubo Coronavirus ed a tornare a condurre una vita normale? Macché. Secondo Ilaria Capua, direttrice del One Health Center of Excellence dell'università della Florida, dovremo abituarci a convivere con il patogeno perché questo, anziché essere debellato, diventerà endemico. La campagna vaccinale? Un aiuto rilevante, secondo la professoressa, ma il Sars-Cov2 non se ne andrà.
Intervenuta nel corso della trasmissione televisiva DiMartedì, la Capua frena gli entusiasmi in studio quando risponde ad una precisa domanda di Alessandro Sallusti, anch'egli ospite del programma. Il direttore de Il Giornale, infatti, chiede se, una volta raggiunta la famosa immunità di gregge grazie ai vaccini, sarà possibile dire addio una volta per tutte al virus: "Il Covid sparisce, oppure dovremo continuare a vaccinarci per tutta la vita o per un lungo periodo di tempo?".
L'effetto del vaccino
Fedele alla propria posizione, la Capua ha nuovamente ribadito quanto sostiene da tempo: la popolazione dovrà imparare a convivere col Covid. "Questo virus purtroppo non andrà via", è infatti la replica della virologa. "Diventerà un virus endemico, nel senso che ormai la sua circolazione è attiva, attiva non solo nella popolazione europea. Il vaccino sappiamo che azzera la malattia, ma riduce anche la trasmissione, ed abbiamo visto che il vaccino Pfizer addirittura riduce del 90% la trasmissione con due dosi e dell' 80% con una dose".
In pratica, prosegue Ilaria Capua, più persone verranno vaccinate, minore sarà il numero di decessi, specialmente nelle categorie a rischio. Non solo. "Si ridurrà anche la circolazione del virus". "Io credo, però", aggiunge la virolga, "che la circolazione virale non possa essere azzerata. È molto difficile ottenere questi risultati, ed è per questo che per alcune infezioni come il morbillo, la varicella e tante altre infezioni, si continua a vaccinare: perché il virus circola ancora. Altrimenti non ci sarebbe bisogno del vaccino, no?". Avanti, quindi, con la campagna vaccinale.
La previsione
"La transizione da emergenza pandemica a emergenza epidemica avverrà, e noi impareremo a convivere con questo virus anche senza 'vederlo' per la stragrande maggioranza dei casi" aggiunge la Capua. "Accadrà che magari, se ci sono delle 'sacche di popolazione' che non si sono vaccinate e sono a rischio, avremo dei cluster di mortalità qui e lì, ma mano a mano che vacciniamo la circolazione virale ridurrà i casi. Io però non credo che lo abbattemo del tutto".
La situazione odierna
E oggi? "Bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno", spiega Ilaria Capua mentre commenta gli ultimi dati. "Dobbiamo ricordarci che siamo in presenza di una variante molto contagiosa, quella inglese. Abbiamo dei paesi europei che hanno avuto nelle ultime settimane oltre 1000 morti al giorno, e questo in Italia non è successo". La speranza della virologa è che presto la curva dei contagi e dei ricoveri cominci a scendere drasticamente. Nei paesi dove si vaccina, ribadisce la direttrice del One Health Center, si ha una protezione nel 100% dei casi. "Certo, nelle popolazioni che non sono vaccinate, il virus continua a circolare", puntualizza la Capua, "però il vaccino funziona".
Il siero AstraZeneca
La virologa si esprime anche sulla delicata questione del siero prodotto dall'azienda biofarmaceutica anglo-svedese che tanto ha fatto discutere nelle ultime settimane.
Meglio attendere il prossimo vaccino? "I vaccini funzionano tutti quanti nel proteggere dalla morte e dalla malattia grave nel 100% dei casi", ribadisce la professoressa. "I vaccini, che sono stati prodotti in emergenza, stanno funzionando benissimo. Non ha importanza quale vaccino si fa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.