Dopo il panico e la morte di 6 persone nella discoteca "Lanterna azzurra Clubbing" di Corinaldo, gli investigatori stanno cercando di far luce su quanto accaduto davvero all'interno del locale. Alcuni testimoni avrebbero raccontato di uno spray al peperoncino che avrebbe scatenato il panico spingendo le persone presenti verso le uscite. A quanto pare, secondo quanto riferito dal comandante provinciale dei carabinieri, Cristian Carrozza "ietro l'ingresso principale non c'è un burrone ma un'uscita di sicurezza con scale che hanno ai lati delle ringhiere e delle siepi: stiamo verificando perché hanno ceduto sulla pressione dei ragazzi, che sono caduti per circa 1 metro e mezzo".
In questo momento l'ipotesi investigativa principale è che il numero delle persone presenti all'interno della discoteca fosse superiore a quello consentito. I titolari della discoteca di fatto hanno più volte sottolineato che pare fondata l'ipotesi dello spray urticante spruzzato all'improvviso tra la folla. Ma a causare la morte di alcuni ragazzi sarebbe stato proprio il cedimento della balaustra subito fuori a un passo dalle uscite del locale. Sull'episodio è intervenuto anche il ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Mi sembra che la capienza fosse inferiore alle 900 persone, anche una unità in più è stata un errore che ha complicato tutto". Il questore di Ancona, Oreste Capocasa ha affermato: "L'uscita di sicurezza si è aperta, ma appena fuori due parapetti laterali in ferro sono venuti in meno e le persone sono cadute una sull'altra". Le indagini intanto proseguono.
Secondo quanto è trapelato, proprio gli uomini dell’arma avrebbero accertato che ieri sera erano stati venduti circa 1.400 biglietti, mentre il locale avrebbe un’agibilità per 871 persone. Gli inquirenti, però, stanno cercando di appurare quante persone fossero effettivamente presenti quando si è scatenato il panico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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