I bambini hanno nostalgia della Lira? Forse ad averla sono i loro genitori. È quanto emerge in alcuni temi postati su twitter da una maestra di nome Raffaella che di fatto ha voluto raccontare un punto di vista particolare. E così la stessa insegnante ha voluto postare i temi più meritevoli sui social. Su uno di questo un bambino scrive: "Mio padre mi racconta che quando la moneta era la lira era tutto un po’ più semplice. Ai tempi della lira con uno stipendio si potevano comprare molte più cose. Quando c’è stato il passaggio all’euro, gli stipendi sono rimasti gli stessi, mentre i commercianti e venditori in generale hanno alzato i prezzi della loro merce. Nessuno tra politica e polizia ha controllato l’aumento dei prezzi delle merci. La vita in Italia è diventata così più difficile". Poi prosegue: "Quando c’erano le lire si poteva risparmiare un po’ di soldi. Nel periodo dell’euro, in Italia, si sono persi molti posti di lavoro, perciò la Nazione è diventata più povera, e molti italiani sono andati all’estero per colpa della crisi. Papà vede l’Italia più povera rispetto a prima". In un altro tema, questa voltascritto da Ginevra: "Quando mia mamma e mio papà erano piccoli la moneta ufficiale era la lira. I miei genitori mi raccontano sempre che quando c’era la lira erano tempi migliori - scrive Ginevra - Si guadagnava di più perché la lira, rispetto all’euro, valeva il doppio. Quindi anche gli stipendi erano più alti e i soldi non finivano subito!".
Poi c'è anche il racconto Elisa che ha un punto di vista più pratico sulle questioni monetarie del nostro Paese: "Oggi ho chiesto alla mia mamma di parlarmi della lira, la moneta che c’era in Italia prima che arrivasse l’euro nel 2002. Mamma mi ha raccontato che quando c’era la lira era come se tutto costasse la metà, il cibo, i vestiti, i quaderni, i libri, era come se lo stipendio durasse di più e permettesse di comprare più cose e realizzare anche qualche desiderio in più". I temi postati dalla maestra Raffaella sono diventati dei veri e propri tormentoni social.
E lei stessa rivendica il suo ruolo di insgenante (fuori dal coro): "Io sono onorata di essere stata chiamata dallo Stato Italiano a svolgere una funzione educativa. Responsabilizzare tutti i cittadini, sin da piccoli, verso il contributo alla sovranità del proprio Paese, non ci rende più deboli in Europa ma più protagonisti! Adoro i miei alunni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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