Lodi, ristoratore uccide il ladro: indagato per omicidio volontario

Mario Cattaneo, titolare dell'osteria assaltata da 4 malviventi nel Lodigiano, è stato indagato per omicidio volontario

Lodi, ristoratore uccide il ladro: indagato per omicidio volontario

È stato svegliato alle 3.40 dall'allarme e subito dopo ha sentito il rumore della serranda sul retro del suo locale che veniva divelta. Mario Cattaneo, 67 anni, che abita al piano superiore dell'Osteria dei Amis, a Grugnano, frazione di Casaletto Lodigiano, si è precipitato nel cortile della sua casa insieme al figlio Gian Luca. In mano aveva il suo fucile da caccia, regolarmente registrato. Ha lottato per qualche secondo con i quattro malviventi che stavano cercando di rubare le sigarette dalla sua osteria tabaccheria. Poi, da quanto ha riferito agli inquirenti, è partito un colpo.

Uno dei ladri è stato colpito alla schiena, nella zona delle scapole, "da una distanza ravvicinata", ha spiegato il procuratore di Lodi Domenico Chiaro, che in serata, insieme al pm Laura Siani, ha deciso di iscrivere Cattaneo nel registro degli indagati per omicidio volontario. Una decisione presa "a sua garanzia", ha sottolineato. Il ristoratore ha trascorso la mattinata in ospedale, dov'e stato medicato per una ferita alla mano destra, e nel pomeriggio è stato interrogato dal pm Siani nella caserma del comando provinciale di Lodi "nella forma più garantita per l'indagato - ha aggiunto il procuratore Chiaro - alla presenza del suo difensore".

Il ristoratore 67enne resterà a piede libero. "I ladri hanno tirato la canna del fucile che avevo tra le mani ed è partito un colpo", è stata la spiegazione che ha cercato di dare. Una versione che però "non collima" con quella del figlio Gian Luca, presente quando il padre ha sparato. Proprio per chiarire tutte le "apparenti contraddizioni è stato necessario indagarlo", ha aggiunto il procuratore Chiaro, precisando che l'articolo 52 del codice penale, che disciplina a legittima difesa, "non autorizza a sparare sempre a chiunque". Inizialmente Catteno aveva chiesto l'intervento dei carabinieri solo per il furto nel suo locale. Il ladri, nella fuga, hanno abbondano un cacciavite , un piede di porco e il sacco con diverse stecche di sigarette, arraffate prima di essere sorpresi. A un vicino, svegliato dagli spari, però, Catteneo aveva subito detto di "aver preso" uno dei malvivente. Il corpo del ladro, un trentenne di aspetto atletico, probabilmente straniero, è stato trovato solo alle otto di mattina, a circa 150 metri dall'osteria, vicino a un piccolo cimitero. Prima di morire, però, era riuscito a percorrere alcuni metri e scavalcare due recinzioni.

I suoi compagni sono stati costretti a abbandonarlo. Prima di fuggire, però, hanno portato via i suoi documenti e hanno chiamato i scoccorsi. Per il momento non è stato possibile identificare la vittima, anche perché le sue impronte digitali, poi, non sono registrate nell'Afis, l'archivio delle forze dell'ordine.

Lunedì verrà eseguita l'autopsia, alla quale potrà partecipare il difensore di Cattaneo insieme ai suoi consulenti e l'accertamento "risulterà decisivo - ha concluso il procuratore Chiaro - per capire la posizione" della vittima quando il ristoratore ha sparato.

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