Valeria Collina, 68 anni, è la madre di Youssef Zaghba, il killer italo-marocchino dell'attentato di Londra. La donna che vive in provincia di Bologna ha raccontato quegli ultimi contatti col figlio prima della strage:
"Mi ha chiamato al telefono giovedì scorso, nel primo pomeriggio - ha raccontato in un'intervista esclusiva all'Espresso online - e con il senno di poi mi rendo conto che quella nei suoi piani era la telefonata di addio. Pur non avendomi detto niente di particolare, lo sentivo dalla sua voce".
Youssef circa un anno fa era stato fermato mentre era in partenza per la Siria: "In passato, ancora prima che cercasse di prendere quel volo - ha raccontato nell'intervista la donna - mi mostrò qualche video sulla Siria. Ma non mi parlò mai di andare a combattere. Per lui la Siria era un luogo dove si poteva vivere secondo un islam puro". Poi la donna parla anche dell'esperienza in Inghilterra del figlio: "Non sapevo molto di quello che faceva in Inghilterra. "Abbiamo sempre controllato le amicizie e verificato che non si affidasse a persone sbagliate", ha detto. Ma a Londra, in quel quartiere che "non mi ha mai trasmesso serenità ha frequentato le persone sbagliate. Aveva però internet ed è da lì che arriva tutto.
Né in Italia né in Marocco, dove studiava informatica all'Università di Fes, si era mai lasciato trascinare da qualcuno". Infine sul funerale del figlio negato dagli Imam afferma: "È necessario - ha detto - dare un forte segnale politico, un messaggio ai familiari delle vittime e ai non musulmani Chiedere perdono è banale".
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