Vincere un oro grazie a un preservativo. Non c'entrano Rocco Siffredi e la sua compagnia, questa è roba niente hard e molto in, capita a Tokyo, capita all'australiana Jessica Fox, un nome e un cognome che nel Paese dei canguri è famoso non soltanto per questioni di sport, pratica che l'ha portata a vincere medaglie cento, grazie alla scuola di famiglia, suo padre, Richard, ha partecipato per la Gran Bretagna ai Giochi del 1992 e sua madre, Myriam, con la squadra francese nell'edizione successiva. Jessica, marsigliese di nascita e aussie di maturità, si è pure esibita ai fornelli nei soliti show di cucina, piazzandosi al settimo posto, là dove sicuramente non ha potuto ricorrere allo stratagemma dorato di Tokyo. Inoltre Jessica è una animalista di prima fila, regala selfie con ogni tipo di segugio, Labrador e Jack Russels i più fotografati al suo fianco. Insomma Jess, come la chiamano gli amici, non ha timore delle acque, degli avversari e di passare alla storia come la prima atleta ad avere utilizzato un profilattico per vincere la medaglia d'oro. Spiegazione, per evitare equivoci e insinuazioni bassissime: il suo kayak aveva subìto un colpo proprio sulla punta, tecnici e operai vari avevano tentato di rimediare al contrattempo, una miscela di carbonio sembrava la soluzione giusta, da libretto di istruzioni, ma Jessica ha avuto un colpo di genio. Si è ricordata che gli organizzatori dei Giochi avevano messo a disposizione delle atlete e degli atleti una dotazione di preservativi, però da utilizzare al rientro a casa, come propaganda contro l'Aids. Jess ha aperto il cassetto, ha estratto il genio dalla lampada, infilando il condom per avvolgere la miscela di cui sopra.
Ovviamente ha filmato tutto e messo in circuito su Tik Tok così che si comprendesse meglio come il fine giustifichi il mezzo. Dicono gli esperti che i primi kayak fossero rivestiti da pelli di foca e fossero comunque imbarcazioni esclusivamente riservate agli uomini. Ma il tempo fugge e Jessica ha sfruttato quello che le passa l'Olimpiade. Il kayak protetto passa alla storia, più che di un anticoncezionale trattasi di una concezione imprevista e avanzata, del resto Fox significa volpe e Jessica ha dimostrato che la genialità femminile può superare qualunque imprevisto, l'importante non è prevenire ma rimediare.
Non escludo che la creazione low cost dell'australiana possa diventare oggetto di studio dalle grandi marche
costruttrici. Prevedo anche che, quando qualcuno in farmacia o negozi affini, farà richiesta di un preservativo si possa ipotizzare non una serata di piacere ma una corsa verso il podio.Di che tipo di podio poi, nessuno saprà.
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